Nella ASL RM6, che comprende i Castelli Romani e la litoranea, il 19 marzo il numero dei contagi è salito a 113, con solo 6 nuovi contagi.
L’andamento dei contagi (linea rossa nel grafico) è più lento rispetto alla simulazione del numero di contagi ottenuta con il modello matematico (siamo sotto il 50%).
Quindi, nei Castelli Romani e litoranea stiamo contenendo – anche oggi – la diffusione del coronavirus e forse è stato raggiunto il picco dei nuovi contagi giornalieri.
I sacrifici cui sono sottoposti i cittadini stanno dando importanti risultati per il contenimento del #Covid19. Inoltre, questi risultati sono stati ottenuti con un eccezionale lavoro della ASL RM6 e dei soggetti positivi che sono riusciti a mettere in sorveglianza domiciliare nel nostro territorio più di 1.000 persone che hanno avuto rapporti con i soggetti positivi.
Sempre più comuni stanno effettuando la sanificazione delle strade comunali (Albano, Anzio, Ardea, Castel Gandolfo, Ciampino, Frascati, Genzano, Lanuvio, Lariano, Marino, Montecompatri, Nemi, Nettuno, Pomezia, Rocca di Papa, Rocca Priora, Velletri).
Va evidenziato che sempre più Comuni (Albano, Ardea, Ciampino, Frascati, Lariano, Montecompatri, Monte Porzio Catone, Nettuno, Pomezia, Rocca di Papa, Rocca Priora, Velletri) hanno iniziato a produrre ogni giorno dei comunicati con il numero di contagi e di persone in sorveglianza domiciliare, fornendo ai cittadini un’informazione trasparente sull’andamento della diffusione del coronavirus.
Al momento nel territorio della Asl Roma 6 si contano 124 contagi. Di questi, oltre la metà sono concentrati a Pomezia, Nettuno, Velletri, Anzio, Lariano e Artena.
Ben 28 i casi di Pomezia, 20 a Nettuno. Ardea ne registra solo uno, la novantenne deceduta a Pomezia.
A fronte di questi risultati, il Partito Comunista dei Castelli Romani ha chiesto ai Sindaci dei Comuni della Asl Roma 6 che ancora non lo fanno, di:
– diffondere un bollettino giornaliero sulla situazione nel comune (anche e soprattutto quando non ci sono nuovi contagi);
– effettuare con costanza la sanificazione straordinaria delle strade comunali (seguiamo l’esempio della Cina);
– provvedere alla distribuzione gratuita delle mascherine e dei guanti per tutti i cittadini, ad iniziare dai lavoratori che garantiscono i servizi essenziali (il caso del lavoratore di un supermercato di Pomezia risultato positivo al covid-19 pone la questione di elevare le misure di sicurezza per i lavoratori dei servizi essenziali, troppo spesso dotati di materiale di protezione non consono);
– chiedere la possibilità di un laboratorio di analisi dedicato al Coronavirus ai Castelli Romani per aumentare il numero dei tamponi e accelerare il più possibile i tempi delle risposte (la veloce identificazione dei positivi consente di circoscrivere velocemente il contagio);
– chiedere alla Regione Lazio l’apertura di un ospedale “dedicato” al coronavirus nei Castelli, riaprendo gli ospedali di Albano e di Genzano per affrontare con tutte le strutture l’emergenza coronavirus, in aiuto alle regioni del Nord (investire di nuovo sulla sanità pubblica, oggetto di tagli e saccheggi a favore degli interessi delle strutture private).
Sono iniziative importantissime per limitare il più possibile il contagio.
Non c’è tempo da perdere.
Un ringraziamento particolare a tutti i lavoratori (personale sanitario, lavoratori impegnati nella filiera alimentare e nella raccolta dei rifiuti, vigili urbani e forze dell’ordine, ecc.) che stanno garantendo i servizi essenziali, lavoratori cui dovrebbe essere sempre assicurata la dotazione di sicurezza (mascherine, guanti, disinfettante e altro).