Bisognerà pazientare ancora un po’ ma forse arriverà la soluzione al problema della chiusura del ponte pedonale sulla Pontina all’altezza di Pomezia. Sì perché, avvenuto il passaggio di consegne tra Astral e Anas in termini di competenze, i tempi per giungere all’abbattimento e alla sostituzione del cavalcavia “pericolante” dovrebbero essere più chiari. Intanto però, la recinzione è stata nuovamente spostata (ricordiamo che è vietato salirci a causa delle sue condizioni precarie) e il fenomeno del suo attraversamento, capita la pericolosità di sfidare la sorte attraversando a piedi la Pontina, non si è certo arrestato, anzi. Inesorabile, invece, il suo declino con i segni del tempo e dell’usura a far crescere, inascoltato, l’allarme per la sua tenuta.
Nessuna alternativa
E’ presente «uno stato di diffuso ammaloramento del cavalcavia pedonale in ferro”; “nello specifico, l’opera presenta aree del piano di calpestio completamente ossidate, come dimostrato anche da un saggio effettuato sotto la guaina di protezione che ha scoperto un’area totalmente disgregata», questo recitava la relazione dei tecnici ormai due anni fa. Figuriamoci adesso. Ma del resto, come è noto, non ci sono soluzioni “B” per andare da una parte all’altra della Pontina in quel quadrante della città. Lo sanno bene i residenti della zona che ormai da quasi due anni o percorrono a piedi la parallela della Statale 148 utilizzando un sottopasso privo di marciapiedi – con evidenti rischi e con in più il problema dell’allungamento dei tempi (30-40 min contro i 10 dell’attraversamento del ponte) – oppure continuano a violare l’ordinanza di chiusura salendo sul cavalcavia. Ricordiamo peraltro che anche l’altro cavalcavia (altezza Via Vaccareccia) fu demolito nel 2016 e non più sostituito. Risultato: nessuna alternativa se non quella di sfidare, in ogni caso, la sorte.
Comune assente
C’è da dire che in questi anni il Comitato di Quartiere 2P (Poma-Pisacane) ha più volte sollecitato l’Amministrazione di Pomezia per trovare una soluzione tampone. Una proposta era stata avanzata anche dall’ex Sindaco Fabio Fucci il quale, su indicazione dei residenti, chiedeva l’istituzione di una navetta per consentire l’attraversamento della Pontina. Ma quell’iniziativa – non poche furono le polemiche che ne seguirono – fu bocciata perché “troppo dispendiosa”. Nemmeno gli incidenti, che hanno provocato anche due feriti e perfino un morto a causa dallo scellerato attraversamento a piedi della statale, hanno sortito qualche effetto. Da Piazza Indipendenza infatti non è arrivato alcun segnale, se non qualche sporadico tentativo di sollecito – l’ultimo risale all’agosto scorso – inoltrato agli enti gestori.
Il nuovo progetto
Veniamo ad oggi. Anas, da noi interpellata, fa sapere quanto segue. «Il cavalcavia pedonale che sovrappassa la strada statale 148 “Via Pontina” a Pomezia, all’altezza di via Poma, è stato oggetto di accurate indagini da parte dei tecnici Anas (Gruppo FS italiane) che hanno accertato la necessità di provvedere alla sua demolizione e ricostruzione», fa sapere l’ufficio stampa.
«Al momento sono in corso le procedure di affidamento dell’incarico di progettazione del nuovo cavalcavia, che sarà inoltre accessibile anche ai disabili, diversamente da quello esistente», prosegue la nota. «La progettazione procederà in contemporanea con quella dell’altro cavalcavia pedonale già demolito all’altezza di via Vaccareccia, per il quale la progettazione e la realizzazione sono a cura di Astral S.p.a. con finanziamento della Regione Lazio. Il tempo previsto per la progettazione di entrambi i cavalcavia pedonali è di circa tre mesi. Terminata la progettazione potranno essere avviati i lavori di realizzazione». Sarà la volta buona? Staremo a vedere.