Oggi nel comune di Ardea, una donna di 90 anni è risultata positiva al Covid-19. Dalle prime indiscrezioni l’anziana viveva sola ed è entrata in contatto con altre persone, messe in quarantena domiciliare come previsto dal protocollo sanitario. L’attenzione posta nel comune di Ardea nel controllo del territorio, in funzione dell’emergenza sanitaria in atto, ha permesso di fare emergere un altro fatto gravissimo scoperto dalla Polizia Locale di Ardea guidata dal Comandate Sergio Ierace. Un nido è stato trovato aperto, sebbene fosse stato vietato dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 4 febbraio. Nell’asilo venivano trovati dagli operatori della polizia locale 15 bambini, di età compresa tra i 2 e i 3 anni. L’asilo è stato immediatamente chiuso ed i bambini sono stati fatti rientrare nelle loro abitazioni. La donna titolare dell’asilo è stata denunciata all’autorità giudiziaria, così come previsto dal decreto del Presidente del Consiglio. Rimane da capire se i genitori fossero a conoscenza del Decreto, che di fatto ha investito l’Italia ma che ad Ardea non sembra essere stato compreso da tutti. Gli operatori della Polizia locale infatti, sono rimasti increduli alla risposta della maestra e titolare dell’asilo che con le sue due collaboratrici ha affermato di non essere conoscenza delle misure adottate. Un caso analogo è successo nel comune di Genova, dove un asilo nido privato del quartiere di San Martino, era aperto. Anche sul posto, a seguito di una segnalazione, è arrivata una pattuglia della Polizia Locale. Nel comune di Ardea era stato già attivato a titolo precauzionale, il Centro Operativo Comunale (Coc) per affrontare l’evolversi dell’emergenza sanitaria, fatto utile per attuale evoluzione del virus nella cittadina.
Ardea, chiusura scuole: Asilo nido rimane aperto nonostante il decreto ministeriale
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