Emergenza sanitaria, psicosi collettiva, ma anche purtroppo truffe sul web di veri e propri criminali che si stanno approfittando del Coronavirus per mettere in piedi delle frodi informatiche.
A mettere in guardia sul pericolo ci ha pensato la Polizia postale sul proprio sito.
Come si legge, fin dagli inizi di febbraio il Centro Nazionale Anticrimine informatico per la protezione delle Infrastrutture critiche (CNAIPIC) della Polizia Postale ha segnalato una campagna di false email. Queste email, scritte in lingua giapponese e provenienti da un fantomatico centro medico, invitavano ad aprire un allegato – apparentemente un documento Microsoft Office – con il pretesto di dare informazioni utili sul Coronavirus. Il documento, in realtà, conteneva si un virus, ma quello informatico, che una volta installato, mirava ad impossessarsi delle credenziali bancarie e dei dati personali della vittima.
Subito dopo, ecco un’altra truffa sul web. Questa volta veniva inviato un file ‘zip’ contenente un documento excel. L’ignara vittima, una volta aperto il file, dava inconsapevolmente modo al virus di installarsi così che gli hacker potessero assumere il controllo e avere così modo di spiare il malcapitato e rubare i dati sensibili.
E ancora, come se non bastasse, la Polizia Postale ha intercettato una campagna di frodi informatiche veicolata attraverso l’inoltro di email. Queste email erano a firma di una presunta dottoressa, la Dott.ssa Penelope Marchetti, una falsa esperta dell’Organizzazione Mondiale della Sanità in Italia. Le vittime, una volta aperti gli allegati con delle finte precauzioni e indicazioni per evitare il contagio, cadevano nella trappola: gli hacker riuscivano così a carpire i dati sensibili.
La Polizia Postale invita a diffidare da questi messaggi e ad essere prudenti.
Per richiedere ulteriori informazioni, potrete utilizzare il servizio che la Polizia di Stato mette a disposizione, raggiungibile all’indirizzo www.commissariatodips.it .