Si è tenuta ieri a Pomezia la commissione controllo e garanzia per affrontare alcuni punti posti all’attenzione della commissione da parte del presidente Pietro Matarese.
Il primo punto riguardava, l’ormai annosa vicenda dello stabilimento balneare New Las Vegas Beach (c’era un progetto da un milione di euro e i lavori, iniziati nel maggio 2017, dovevano essere già terminati?. Sulla questione ha voluto prendere la parola il consigliere comunale PD Paolo Zanin, membro della commissione controllo e garanzia.
“Su questa vicenda sono evidenti lacune e responsabilità sia nell’affidamento che nel controllo dei progetti e dei lavori, ma in particolar modo sussistono le condizioni per un’azione di responsabilità da parte del Comune verso coloro che con negligenza hanno apportato un danno economico di circa 500.000 € proprio nei confronti della stessa Amministrazione comunale, e quindi della collettività. Mi chiedo quindi: perché non si ritiene opportuno improntare un’azione legale verso chi ne ha la responsabilità? Forse si sta aspettando che scadano i termini per fare causa?”.
Le accuse di Zanin non si fermano qui.
“Nel frattempo sono stati celeri a riappaltare la progettazione al costo di 17.000 € a un nuovo tecnico scelto – mi auguro – con criteri migliori del primo: tutto ciò credo interesserà sicuramente anche la Corte dei Conti, visto il danno erariale che si dovrà imputare a tutti i responsabili, non ultimi gli amministratori comunali, dello sperpero del danaro pubblico”.
“E nonostante ciò – prosegue il consigliere PD – i membri della commissione di maggioranza, nonostante ci fosse la disponibilità da parte del presidente e dei membri dell’opposizione ad affrontare l’argomento in consiglio comunale per individuare una soluzione a tutela dell’Ente, hanno votato contro tale richiesta, senza preoccuparsi minimamente dei danni al Comune. Perché? A non voler pensare male, direi che tale atteggiamento denota un’arroganza senza precedenti: queste persone non si rendono conto delle conseguenze che ne deriverebbero, se non si agisse a tutela dell’Ente”.
“Stesso trattamento – continua Zanin – è stato riservato alla scottante questione degli affidamenti sotto soglia per ciò che riguarda la determinazione 2040 del 7/09/2016: anche qui la maggioranza non ha dato la possibilità, nonostante la richiesta del Presidente, di portare la questione in consiglio, votando contrariamente. E anche in questo caso mi chiedo perché. Il voto contrario da parte dei membri di maggioranza ad affrontare e chiarire la vicenda in consiglio comunale ci porta a pensare che si voglia coprire qualcosa o qualcuno. Spero tanto che non sia così, che sia “solo” pura e profonda superbia o ancor peggio l’arroganza del potere, spesso caratteristica degli stolti.
Al di là di tutto, tale atteggiamento porterà danni certi di cui ogni attore dovrà rispondere personalmente davanti alla legge”.