In merito al Bilancio del Comune di Pomezia, non ancora approvato, prende la parola il Capogruppo consiliare del Movimento 5 Stelle Massimiliano Villani attraverso una nota stampa che pubblichiamo integralmente.
«Si fa un gran parlare in queste ultime settimane del Bilancio del comune di Pomezia, di prossima approvazione.
Si usano addirittura le “indiscrezioni”, il ricorso alle famigerate “gole profonde” per cercare di provocare reazioni e di minare gli equilibri interni alla maggioranza di governo.
Ma questa Amministrazione è abituata a un certo tipo di notizie e di giornalismo, ha le spalle larghe, l’onestà e l’esperienza per dire che, senza il Movimento 5 Stelle, Pomezia sarebbe sì nel baratro, quello vero, finanziario, sociale e culturale.
Ma andiamo con ordine e partiamo dai fatti, oggettivi e inconfutabili.
Il 17 dicembre 2019 è stato pubblicato il Decreto Ministeriale che fissava il termine per l’approvazione del bilancio di previsione 2020/2022 da parte degli enti locali al 31 marzo 2020.
Il differimento, richiesto dall’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e dall’UPI (Unione Province d’Italia), era basato sulla considerazione che gli enti locali, in sede di predisposizione dei bilanci di previsione 2020/2022, non disponevano ancora in maniera completa di dati certi sulle risorse finanziarie disponibili, in quanto la legge di bilancio per l’anno 2020 era in corso di approvazione da parte dello Stato.
Nulla di segreto e tutto secondo norma.
Poi chiediamoci: di che “salute” finanziaria gode il comune di Pomezia?
Anche in questo caso nulla che non si possa dire e che, anzi, non sia stato già detto:
basterebbe guardare il post che l’Assessore con delega al Bilancio – chi meglio di lui – scrisse in data 1° dicembre 2019:
– 20 milioni di euro di anticipo di tesoreria per mancanza di liquidità;
– circa 60 milioni di crediti per tributi mai riversati da Aser/Tributi Italia (ex concessionaria della riscossione) nelle casse del Comune;
– evasione fiscale del 30% per un mancato incasso di almeno 8 milioni di euro l’anno;
– 8 milioni annui da accantonare per il piano di rientro e per il DL 35 (decreto “salva comuni”, senza il quale nell’aprile 2013 il Comune sarebbe andato in dissesto).
L’inversione di tendenza dal 2013 ad oggi è stata netta, mirata ed efficace nel taglio degli sprechi: per questo il deficit che ammontava a circa 130 milioni, è oggi attestato a 95 milioni di euro, un percorso di risanamento che sta proseguendo, in maniera ancora più efficace, in questi ultimi anni.
Quindi, questa maggioranza può dire con orgoglio che i conti, dopo anni di malsane amministrazioni, sono in ordine: ma questo non vuol significare avere zero debiti e casse piene di soldi da spendere.
Vuol dire invece che ogni anno riusciamo a garantire i servizi ai cittadini senza creare nuovo deficit; che ogni anno dobbiamo fare delle scelte su dove investire e dove trovare i finanziamenti per garantire le opere pubbliche necessarie al rilancio della città; vuol dire garantire le fasce più deboli grazie alla manovra del welfare, nonostante la lotta all’evasione, che sta portando i primi risultati, sia ancora un male da combattere.
Chi oggi insinua il dubbio del dissesto finanziario lo fa senza cognizione di causa, dimostrando scarsa conoscenza della pubblica amministrazione.
Come ha già avuto modo di ricordare il Sindaco Zuccalà, il Bilancio, dopo l’imminente approvazione in Giunta, passerà entro i termini di legge in Consiglio: un lavoro scrupoloso e attento, portato avanti senza la necessità di solleciti da parte di alcuno e, soprattutto, condiviso da tutto il gruppo consiliare di maggioranza.
Spetta esclusivamente a questa maggioranza stabilire tempi, modi e investimenti ed è proprio in questi momenti che non si devono ripetere gli errori del passato, quando errate pianificazioni di entrate e uscite, fatte proprio da quella parte politica che oggi vuole sapere se rischiamo il dissesto finanziario, generarono un buco di circa 200 milioni di euro.
Questa eredità, lascito di quelli “competenti”, è pesante.
Ma rassicuriamo i cittadini: fin quando il Movimento 5 Stelle governerà Pomezia, lo spettro del dissesto finanziario rimarrà lontano dalle tasche dei cittadini che potranno godere dei servizi che abbiamo sempre garantito.
Questa è storia, altro sono solo chiacchiere e “indiscrezioni”»