Termini Centocelle chiusa. Inizia bene, si fa per dire, la giornata dei pendolari romani. La ferrovia regionale è stata infatti chiusa per «indisponibilità di personale», fa sapere Atac. Prevedibile, allora, la reazione furiosa degli utenti.
#info #atac – ferrovia regionale Termini-Centocelle: chiusa. Potenziata linea bus 105 Centocelle MC-Termini (indisponibilità di personale) #Roma
— infoatac (@InfoAtac) February 4, 2020
Termini Centocelle chiusa: potenziata linea bus 105
Per sopperire alla chiusura della linea Atac ha disposto il potenziamento della linea bus 105 Centocelle MC-Termini. «Cosa? Iniziamo bene la giornata!», scrive Lisa su Twitter. «Ogni giorno noi utenti dobbiamo barcamenarci tra corse saltate per mezzi che si rompono perché vecchi, inciviltà di chi non sa guidare e lascia le macchine in seconda fila, traffico incontenibile. Dobbiamo sorbirci anche il personale che non vuole lavorare? Basta!», è il messaggio di un altro utente recapitato al Sindaco. E come questi molti altri, tralasciando di ripubblicare su queste pagine insulti e improperi d’ogni sorta.
Chiuso servizio Ferr. Roma-Giardinetti. Politica e Sindacati ciechi e sordi
«La chiusura del servizio della ferrovia Roma-Giardinetti di questa mattina, “per indisponibilità dei macchinisti”, recita la nota di Infoatac nei canali istituzionali, potrebbe essere interpretata come una chiara e forte risposta del personale alle scelte politico-sindacali di questi ultimi giorni, alla mancanza di scenari futuri. Infatti, oggi macchinisti, capistazione e manovratori, malgrado il lavoro svolto con abnegazione e costretto a ricorrere sovente a prestazioni straordinarie, si ritrovano di nuovo tagliati fuori da possibili ricollocazioni. In modo sistematico e incomprensibile».
«Sono almeno tre anni che si discute della conversione della linea ferroviaria in tramvia, sistema che non prevede talune figure professionali. Atac sapeva, Roma Capitale sapeva, la politica sapeva e i sindacali pure, ciò nonostante hanno fatto spallucce, e avallato accordi interni che permettessero la formazione di nuovi macchinisti con personale al di fuori degli esercizi metroferroviari».
«Decisioni che stanno saturando l’organico sia nelle linee metropolitane (A e B/B1) che nelle ferrovie ex-concesse e impediscono, conseguentemente, il trasferimento del personale in forza sulla Giardinetti, segnato, stremato e stressato dalle condizioni della linea, che, anzianità di servizio alla mano, avrebbe tutti i diritti per ambire a quei posti. Cosa gli aspetta adesso?»
«Quella attuata dall’Azienda, con il silenzio/assenso della politica e l’avallo di talune Organizzazioni Sidancali, è quanto di peggio si potesse fare. L’Associazione TrasportiAmo è affianco ai Lavoratori per i giusti diritti che devono essere rispettati. E continua la propria battaglia affinché la Roma-Giardinetti diventi una linea efficace ed efficace per la mobilità del quadrante Casilina», recita così la nota dell’Associazione Trasportiamo in merito a quanto accaduto stamani.