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Roma. Rifiuti sui marciapiedi, cassonetti incendiati e l’altro lato della medaglia: la disperazione di chi vede andare in fumo la propria auto

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L’emergenza rifiuti a Roma non è solo cassonetti ricolmi, marciapiedi pieni di immondizia, topi e blatte che invadono le strade, piromani esagitati che di notte danno fuoco ai secchioni pieni nel tentativo (sbagliato) di eliminare i rifiuti.

E’ anche la disperazione di chi si trova, la mattina, con la propria automobile distrutta dalle fiamme arrivate proprio dal cassonetto poco distante, magari alimentate da un alito di vento, oppure dai rifiuti stessi, forse arrivati quasi a ridosso della vettura.

Fa riflettere lo sfogo pubblicato ieri sera da Rita T., una giovane donna che la mattina, scendendo da casa, ha trovato la sua auto semidistrutta dalle fiamme, completamente inutilizzabile.

Nulla oltre alle sue parole può far capire ciò che ha provato, per questo riportiamo integralmente il suo post. Magari, se anche uno solo dei piromani, leggendolo, capisce il danno che si provoca (oltre a quello ambientale ed economico per tutta la comunità) capisce di aver agito male e si ripromette di non farlo più, quelle parole saranno servite a qualcosa. 

Se poi queste stesse parole fossero lette da qualcuno dell’amministrazione… beh… la città ne sarebbe grata.

“Stamane – scrive Rita – la mia macchina è rimasta coinvolta in questi maledetti atti vandalici di cui facciamo parte da qualche tempo a questa parte.

La mia macchina era l’unico mezzo che avevo per muovermi. Aveva impianto GPL e mi ha scarrozzato ovunque.
Qualcuno però oggi, in pieno giorno, ha deciso di appiccare il fuoco come rivalsa contro l”Ama.
Un atto di ribellione per la non raccolta.

Questa città non mi rappresenta più.

Questo scherzetto mi sta costando molto.
Sono disoccupata e ora non posso permettermi un’altra macchina.
La mia macchina non era assicurata per atti vandalici, furto o incendio.

Come posso amare il mio prossimo?

Sono schifata.
Scusate lo sfogo ma dobbiamo fermare tutto questo, perché potrebbe toccare ad ognuno di voi”.

 

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