Una borsa lasciata sul tavolino del bar. “Succede spesso, è accaduto anche venerdì 3 gennaio – racconta Amedeo, titolare del Namastè Bio Caffè di via Sant’Agostino, a Latina – ma stavolta non era come tutte le altre”.
Già, perché questa volta il contenuto della borsa era davvero prezioso.
“Come da abitudine, l’abbiamo messa dietro al bancone in attesa che qualcuno venisse a reclamare la borsa trovata da mia sorella su un tavolino posto all’esterno. Visto che nessuno si presentava – spiega Amedeo ai nostri microfoni – abbiamo deciso di aprirla per vedere se ci fossero dei documenti che potessero far risalire al proprietario. Enorme è stata la nostra sorpresa quando abbiamo visto che conteneva circa 95 mila euro tra contanti, titoli, assegni e buoni benzina“.
Insieme all’enorme somma c’erano anche dei documenti che hanno permesso ad Amedeo, a sua moglie e a sua sorella, insieme ai dipendenti, di dare un nome al distratto proprietario della borsa.
“Si trattava di un cliente, anche se non assiduo, del bar, un imprenditore di Latina. Lo conosciamo come una brava e onesta persona e questo ci ha subito fatto capire che tutto quel denaro fosse sicuramente “pulito” e non di qualche persona non a modo. Abbiamo prima cercato di rintracciare l’imprenditore per la restituzione della borsa”.
La ricerca non è stata semplice, perché non c’erano numeri telefonici e l’uomo non era presente sui social network. L’impegno dell’intera famiglia, con il supporto di tutti i dipendenti del bar, è stato alla fine premiato: l’imprenditore è stato rintracciato attraverso alcuni familiari.
La borsa, con i 15 mila euro in contanti, i titoli, gli assegni e i buoni carburante è stata riconsegnata dalla sorella e dalla moglie di Amedeo.
Qual è stata la reazione dell’imprenditore?
“Di felicità e commozione. Ci ha ringraziati con tanti abbracci. Noi gli abbiamo detto di fare attenzione a non girare con tutto quel denaro: per noi è stata una grande ansia tenere tutti quei soldi nel locale fino a quando non siamo riusciti a restituirli”.
Il vostro è un gesto sicuramente encomiabile, che non tutti avrebbero fatto, anche perché c’erano molti soldi in contanti.
“Abbiamo fatto solo quello che ci sentivamo di fare, nulla di eclatante, so che la cifra è importante, ma era qualcosa che andava fatto”, si schernisce Amedeo.
Crede che l’imprenditore si sdebiterà almeno con un “caffè”?
Amedeo fa un sorriso. “Magari con un mazzo di fiori a mia moglie e a mia sorella”.