Parla ufficialmente per la prima volta l’amministrazione comunale di Pomezia sulla questione del Social Housing di prossima realizzazione da parte di Roma Capitale nel quadrante di Santa Palomba. Il progetto, che sin dall’inizio ha sollevato mille polemiche, ha fatto insorgere comitati, Associazioni ma anche alcune amministrazioni locali in un fronte comune, compatto, assolutamente contrario all’iniziativa.
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In effetti come conciliare tale progetto urbanistico, che potrebbe portare circa 4.000 nuovi residenti in un’area dove (letteralmente) non c’è assolutamente nulla e già gravata da atavici problematiche, con il contesto di quel tratto del IX Municipio?
Il progetto: cos’è
Si tratta di case che, in estrema sintesi, a prezzi calmierati, saranno destinate alle persone più svantaggiate. Un progetto sospinto dalla Cassa Depositi e Prestiti che punta al «trasferimento di una periferia come Santa Palomba al centro della città». Tante belle parole insomma, che cozzano però con una realtà deprimente.
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Questo nuovo centro residenziale si trova infatti a 30km dal centro di Roma, in un’area totalmente inadatta, vessata da una miriade di problemi a cui non serviva di certo un’iniezione di cemento. Se non ci credete, andateci. È in Via Cancelliera, strada che separa il Comune di Albano da quello di Roma per l’appunto, che vi giunge nella sua estensione più periferica.
Social Housing a Santa Palomba: la posizione del Comune di Pomezia
All’interno di una più ampia intervista realizzata con il Sindaco di Pomezia Adriano Zuccalà abbiamo chiesto al primo cittadino la posizione sul progetto. L’assenza dell’Amministrazione di Pomezia al recente incontro svoltosi presso il Consiglio Regionale del Lazio era divenuta peraltro oggetto di un’interrogazione del Consigliere di minoranza Stefano Mengozzi.
La sua Amministrazione, a quanto ci risulta, non si è ancora espressa ufficialmente sul “Social Housing” di Roma Capitale. Vuole farlo ora? Qual è la posizione dell’ente?
«L’intervento edilizio non è all’interno del perimetro della nostra Città. Tuttavia ci sono da considerare quelle che sono oggettive criticità che ricadranno anche sui servizi che offre Pomezia, primi fra tutti scuole, viabilità e stazione. A tal proposito, stiamo predisponendo un documento di osservazioni da inviare agli enti preposti per conoscere quali sono i provvedimenti che intendono adottare in relazione alle diverse criticità sollevate. Il tempo dell’edilizia sconsiderata deve assolutamente ritenersi concluso».
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