Il Consultorio familiare diocesano “Crescere Insieme” diventa un punto di riferimento nell’ambito delle nuove frontiere della giustizia. In particolare, sarà il “Centro di giustizia riparativa e di mediazione penale minorile” del Lazio. L’Ufficio avrà sede in Roma e gestirà tutte le mediazioni penali minorili e le attività di giustizia riparativa del Lazio di competenza del Tribunale per i Minorenni di Roma.
La notizia è stata comunicata nei giorni scorsi dalla Regione Lazio, all’esito della graduatoria finale di un bando pubblico nazionale cui ha partecipato la struttura pontina. In questo progetto, il Consultorio familiare diocesano sarà capofila di altri tre enti (Ismes di Roma, In Medias Res di Albano e Istituto Don Calabria) in quanto ente con più esperienza di servizio nella mediazione penale minorile nel Lazio.
«Noi abbiamo iniziato questo servizio nel 2006, collaborando con la Provincia di Latina, abbiamo Protocollo con il Dipartimento giustizia Minorile; dal 2017 gestiamo anche l’Ufficio di mediazione penale e giustizia riparativa nella messa alla prova per gli adulti», ha spiegato l’avvocato Pasquale Lattari, coordinatore del servizio. Quel che è importante comprendere è che «il processo penale minorile è “un’occasione educativa” per il minore che ha commesso reati e che è in conflitto con la legge e con gli altri, con la messa alla prova e le attività di giustizia riparativa “ripara” o “cerca di riparare” le relazioni sociali e personali che il reato ha interrotto», ha continuato Lattari ricordando che il problema della diffusione della giustizia riparativa e degli indiscutibili benefici non è né giuridico né tantomeno giudiziario ma è un problema culturale.
«La mediazione penale è un’attività autenticamente e squisitamente cristiana: la ricerca dell’incontro con l’altro, con chi il reo ha offeso per chieder scusa (direttamente o indirettamente), che si coniuga con le finalità del Consultorio diocesano che assiste famiglie e minori. Tuttavia, è bene ricordare, la Giustizia riparativa è anche una attività profondamente laica e civile», ha concluso invece Vincenzo Serra, presidente del Consultorio.