Un tasso alcolemico dell’1.4, quando per i giovani sotto ai 21 anni, per legge, deve essere pari a zero. E un risultato “non negativo” alle sostanze stupefacenti. Sono questi i primi risultati dei test fatti al 20enne che la notte tra sabato e domenica ha investito e ucciso su Corso Francia Gaia e Camilla, le due 16enni che stavano attraversando la strada tenendosi per mano.
A favore del ragazzo c’è la testimonianza di alcuni presenti, che raccontano di aver visto le due ragazzine scavalcare il guard rail mentre per le auto era verde, senza andare poco più avanti, dove ci sono le strisce pedonali, ed attendere il loro turno per passare, ma per avere certezza di questo si attende di sapere cosa hanno registrato le telecamere di sicurezza che puntano in quel tratto di strada.
«Non le ho viste, sono passato con il verde», ha raccontato Pietro, il ragazzo che le ha falciate. Si è fermato, ha provato a soccorrerle, ma erano già morte. Stava andando a una festa al Treebar. Proco prima era stato a una cena con gli amici in zona collina Fleming.
Adesso il giovane è indagato a piede libero con l’accusa di duplice omicidio stradale per la morte di Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli.
Entro oggi gli agenti della Polizia di Roma Capitale del Gruppo Parioli invieranno in Procura un’informativa dettagliata sull’incidente, nella quale saranno contenuti gli esiti dei rilievi eseguiti sul luogo dell’incidente, oltre ai risultati degli esami tossicologi e alle testimonianze raccolte sul posto.
Adesso, qualora venisse confermato l’uso di alcol e droga, il ragazzo rischia da 8 a 12 anni di reclusione, che potrebbero essere portati a 18 dal momento che vittime sono due, ma solo se non fosse confermata la sua tesi, ovvero che per le auto era verde e che le ragazze erano sbucate all’improvviso lontane dalle strisce pedonali.
“In occasione di queste festività natalizie il mio primo pensiero va alle famiglie colpite da tragici eventi come quelli accaduti in questo fine settimana, in cui hanno perso la vita prematuramente Gaia e Camilla ed il giovane Raphael, senza dimenticare tutte le vite spezzate troppo presto – ha dichiarato il Comandante della Polizia Locale di Roma Capitale Antonio Di Maggio – Il Corpo di Polizia Locale è impegnato ogni giorno in strada, con migliaia di controlli e con attività di prevenzione oltreché di repressione, volte a garantire la sicurezza stradale. Noi però non siamo solo agenti ma anche genitori e queste tragedie inevitabilmente ci toccano da vicino, ancora di più in un periodo dell’anno che dovrebbe essere di gioia e serenità e che invece si tinge di tristezza. Mi rivolgo all’investitore e più in generale tutti coloro che si mettono alla guida, invitandoli a riflettere su comportamenti che finiscono per distruggere famiglie intere. Quanto accaduto, lascia un segno profondo su tutti noi e spero che serva da monito per gesti dalle conseguenze drammatiche. Non mi stancherò mai di ripetere parole, che spero non restino vuote, e ricordare ancora una volta di porre la massima attenzione quando ci si mette al volante, di non bere, di rispettare i limiti di velocità e di evitare tutte quelle condotte che possono mettere a repentaglio la propria vita e quella altrui. Ve lo chiedo come Comandante ma ancor prima come padre di famiglia”.