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Si filmavano mentre prendevano a calci e sassate le auto, poi mandavano i video in rete autodefinendosi “boss”: denunciati 6 minorenni

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Si erano dati un nome su Whatsapp, piattaforma su cui avevano creato il gruppo “I Boss di Frascati”, su cui condividevano i video delle loro spacconate.

I ragazzini – perlopiù minorenni – si erano resi protagonisti nelle ultime settimane di atti vandalici ai danni di auto in sosta, calci e pugni per far saltare gli specchietti e per rovinare le carrozzerie.

L’ultima bravata, ieri sera, è finita male per 6 dei membri della chat, che sono stati denunciati dai Carabinieri della Stazione di Frascati con l’accusa di danneggiamento.

Una segnalazione giunta al “112” ha segnalato la loro presenza in via Alberico II e, subito, i Carabinieri si sono fiondati sul posto per identificarli.

I sei identificati – tra cui anche una ragazza – sono tutti studenti tra i 16 e i 17 anni, incensurati e residenti tra Marino, Rocca di Papa e Ciampino. Al momento dell’arrivo dei Carabinieri si stavano “divertendo” a lanciare dei grossi massi da un parapetto sulle auto in sosta sulla strada sottostante: la sfida era sfondarne i parabrezza.

Il tutto, ovviamente, registrato dall’immancabile fotocamera dei loro smartphone, con cui avevano già condiviso nel gruppo “I Boss di Frascati” le loro gesta. Almeno 10 gli episodi di danneggiamento documentati nelle immagini rimbalzate sul loro gruppo e a loro addebitati.

I Carabinieri, dopo averli identificati e denunciati, hanno sequestrato tutti i loro telefoni cellulari: analizzando le presenze nel gruppo, i militari hanno scovato un 19enne di Marino, pregiudicato, che era solito intavolare trattative, per nulla velate, sulla consegna di dosi di droga, soprattutto sintetica.

Dopo averlo integralmente identificato, i Carabinieri della Stazione di Frascati gli hanno fatto visita in casa, dove hanno fatto scattare una perquisizione: i militari hanno rinvenuto, occultati in più parti della sua camera da letto, oltre 1 Kg tra MDMA e Ketamina, e centinaia di euro ritenuti provento della sua attività illecita.

Il 19enne è stato arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e portato nel carcere di Velletri.

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