Nella mattinata di oggi, giovedì 12 dicembre, nell’inchiesta “Certificato pazzo” condotta dai carabinieri del Nas di Latina che ha portato a scoprire un “radicato sistema corruttivo” finalizzato al rilascio di falsi certificati per ottenere la pensione di invalidità o il porto d’armi, è stato interrogato in carcere il medico Antonio Francesco Maria Quadrino dal giudice Giuseppe Cario. Il medico di Fondi, assistito dagli avvocati Maria Cristina Sepe e Virginio Palazzo, si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande del gip.
Interrogatorio di garanzia in carcere anche per Bruno Lauretti, che, assistito dagli avvocati Sciscione e De Felice, ha risposto alle domande in aula: ha dichiarato di aver seguito delle pratiche per gli associati di Federcaccia, ma di non essere a conoscenza del sistema corruttivo che si nascondeva dietro al rilascio delle licenze. Estranea ai fatti e all’iter delle pratiche si è detta anche Fausta Mancini, la donna ascoltata ieri in ospedale dove si trova dopo aver avuto un malore.