Ardea, “vivace” scambio di battute tra il Presidente del Consiglio Comunale, nonché consigliere di maggioranza per il Movimento 5 Stelle, Lucio Zito e l’ex consigliera grillina, approdata a “Cambiamo”, Anna Maria Tarantino. Oggetto è l’espressione “transfuga” utilizzata da Zito per definire proprio quest’ultima a seguito del suo cambio di casacca dalla maggioranza all’opposizione.
La lettera di Lucio Zito (M5S)
«Gentilissima consigliera Tarantino in risposta alla sua del 5 dicembre, mi vedo costretto a chiarire alcuni punti: Il principio di democrazia, da me richiamato, è riferirsi palesemente al fatto che ella è stata eletta alla presidenza della commissione , a maggioranza dei voti espressi, con voti del Commissario del Gruppo consiliare di maggioranza che, democraticamente e proporzionalmente, esprime nelle commissioni i voti del proprio gruppo».
«Essendo passata alla minoranza, sarebbe obbligo politico e morale che rassegnasse le dimissioni per consentire il ripristino delle condizioni di democrazia e proporzionalità per il corretto funzionamento della commissione, In alternativa, nel rispetto dell’art. 5 , c. 5 del Regolamento sulle Commissioni, sarebbe opportuno che si dimettesse il vicepresidente. Per quanto sopra ribadisco che non è possibile dar seguito, attraverso la segreteria di Presidenza, alla convocazione da Ella firmata, se non prevede come unico punto all’O.d.G., la rielezione del presidente o/e
vicepresidente. In merito alle accuse rivoltami di “immobilismo ed imparzialità” l’evidenza che il pluralismo e la libertà di parola del consiglio, sono sempre abbondantemente garantite, il funzionamento delle commissioni è normato dal TOUEL e dai regolamenti che pongono l’accento sul garantire la rappresentanza a tutti i gruppi consiliari».
«Da ciò discende che le corrette comunicazioni , prescritte dai regolamenti, in merito ai cambi di casacca, devono pervenire dai consiglieri transfughi e dai capigruppo il consiglio, in tale ambito, si limita a prendere atto di una comunicazione scritta e di uno stato di fatto che si perfeziona all’atto della corretta comunicazione e non in consiglio (tanto è vero che sui Gruppi consiliari non si vota alcuna delibera). E questo risponde anche alla citata dell’art. 5,c. 7».
La replica di Anna Maria Tarantino
«Una persona transfuga è, secondo la definizione del dizionario treccani quella che “abbandona il suo posto di combattimento per passare al nemico”. Questa è la descrizione che fa delle scelte politiche individuali il Presidente del consiglio comunale di Ardea Lucio Zito. In una lettera mandata via pec in risposta alla
consigliera Tarantinodi Cambiamo! Parla della figura del “Consigliere transfugo”: Un linguaggio che proprio non può essere proprio di una persona supr –partes, che non deve vedere la politica come un gioco “indiani contro cowboy” ma che dovrebbe
rispettare le libere convinzioni di ognuno, Transfugo la può usare chiunque, ma non un Presidente del Consiglio, il cui linguaggio, il cui linguaggio dovrebbe sicuramente essere più consono al ruolo che riveste».
«Presidente quel transfugo è l’immagine perfetta di come un cinque stelle vede una persona che sceglie di stare all’opposizione: se sei mio amico vieni osannato, se sei nemico sei un negletto da mettere all’angolo: Se “cambi casacca” e soprattutto passando in minoranza lo fai per spronare chi deve agire e non certo per scaldare la poltrona. Ardea non ha
bisogno di nemici, invece questa maggioranza ragiona esattamente in questo modo: amici a cui sorridere e nemici a cui voltare le spalle. Complimenti».