“Il 1 novembre si è avviata nella Capitale la prima giornata con lo Stop delle automobili Euro 3, mentre i mezzi pubblici – avevamo denunciato immediatamente come Ecoitaliasolidale – peraltro fortemente inquinanti proseguono a poter circolare grazie ad una deroga nell’Ordinanza della Sindaca Raggi. Secondo noi la difesa dell’ambiente non dovrebbe avere deroghe affrontando un tema fondamentale quale la qualità della vita e la salute dei cittadini.
Non solo, circolano pubblicità del Comune che raffigurano il Colosseo fra nubi di smog con la scritta STOP DIESEL-ARIA PULITA PER ROMA Dal 1 novembre 2019 fuori dalla ZTL Anello Ferroviario i Diesel Euro 3 proprio sui mezzi pubblici dell’Atac che sono Euro3”.
E’ il commento di Piergiorgio Benvenuti e Sergio Urbano, rispettivamente Presidente Nazionale e Dirigente Nazionale del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale.
“Da tempo stiamo sostenendo che la qualità dell’aria nella Capitale, al pari della gestione dei rifiuti e la manutenzione delle aree verdi è pessima, con un danno enorme sia di carattere ambientale che per la salute dei residenti e di chi vive e frequenta la città. Roma per la prima volta risulta fra le peggiori città italiane, ed esattamente al quarto posto fra i capoluoghi, con le maggiori concentrazioni di No2.
Non va troppo meglio per le polveri sottili, mentre per la presenza dell’Ozono (O3) solo Frosinone nel Lazio riesce a fare peggio”.
“Contestiamo però l’Ordinanza firmata dalla Sindaca Raggi, n. 204/2019 e n. 205/2019 per le incongruenze e sulla incapacità di affrontare in modo coerente il tema inquinamento”.
“Il provvedimento infatti colpisce fortemente le famiglie a minor reddito che si vedono costrette a sostituire la propria autovettura Euro 3, anche se aiutati da rottamazioni e forme di sgravio fiscale”.
“Peraltro, secondo l’Ordinanza della Raggi sono esentati dal provvedimento migliaia di veicoli, da quelli delle Forze dell’Ordine, i mezzi di soccorso anche stradale e il pronto intervento per acqua, luce, gas, telefono, quindi tutti i mezzi della Polizia Municipale, i
mezzi Ama, quelli del Comune che si occupano della gestione del verde, quelli della Protezione civile e del decoro urbano, ma anche i veicoli con targa C.D., quelli dello Stato Città del Vaticano. e C.V, ed i veicoli adibiti al trasporto collettivo pubblico. E qui arriviamo
anche al punto -proseguono Benvenuti e Urbano- mentre si chiede il massimo rigore già da oggi per i comuni cittadini, i mezzi pubblici non sono adeguati al provvedimento per limitare l’inquinamento”.
“Nel mese di Settembre 2019, risulta che su 1663 bus ATAC circolanti ben 685 erano Diesel Euro3 (41,3%), e un ulteriore bus era addirittura Diesel Euro2. Fino ai mesi precedenti le vetture Euro3 di ATAC in circolazione erano circa il 50%. “Pertanto siamo fermamente d’accordo nel dare al tema della difesa dell’ambiente massima priorità e siamo convinti che si debbano trovare soluzioni per eliminare ogni fonte di
inquinamento – concludono Benvenuti e Urbano – ma non è possibile colpire solamente i cittadini, quando il pubblico, chi in effetti dovrebbe dare l’esempio, viene deliberatamente esonerato dal provvedimento. Anzi il provvedimento viene pubblicizzato, pensate un
pò, proprio sui mezzi inquinanti Euro 3 che vengono salvati da una proroga del Comune. Oltre il danno anche la beffa”.