La qualifica del massaggiatore sportivo dal punto di vista legislativo non è stata ancora definita con precisione. Tuttavia può essere utile conoscere alcuni riferimenti normativi a questo proposito che aiutano a orientarsi e a districarsi tra diritti e doveri correlati a questa figura professionale. La legge n. 1099 del 1971, per esempio, all’articolo n. 3 parla di corsi dedicati a chi vuole diventare massaggiatore sportivo; tali corsi sono istituiti dal Ministero della Sanità con la collaborazione della Federazione Medico Sportivo Italiana e del Comitato Olimpico Nazionale Italiano. Secondo la legge in questione, ai corsi sono ammessi unicamente coloro che possiedono il diploma di masso fisioterapista; in caso di esito positivo degli esami, è previsto il rilascio di un apposito attestato.
La legge n. 43 del 2006
Un altro importante riferimento normativo è rappresentato dalla legge n. 43 del 2006, e in particolare dal suo articolo 1, per mezzo del quale viene assegnato allo Stato in via esclusiva il potere di definire le professioni di prevenzione, sanitarie, ostetriche, di riabilitazione e infermieristiche i cui operatori garantiscono attività di riabilitazione, di cura, di assistenza o di prevenzione in virtù di un titolo abilitante. Il comma 2 di tale articolo, per altro, attribuisce alle Regioni l’onere di identificare gli operatori di interesse sanitario che non possono essere ricondotti alle professioni sanitarie e di formarli.
Come si diventa massaggiatori sportivi
Il titolo abilitante, in sostanza, può essere acquisito unicamente al termine di un percorso di formazione piuttosto lungo che, per altro, è disciplinato da molteplici norme, tanto a livello regionale quanto a livello nazionale. Si pensi, per esempio, ai corsi di formazione a carattere regionale. Se nella legge del 1971 si prevedeva l’obbligo di possedere il diploma di masso fisioterapista, va comunque detto che a quei tempi il terapista della riabilitazione non veniva ancora riconosciuto dal punto di vista giuridico e neppure esistevano i corsi di laurea in fisioterapia.
I corsi per massaggiatori sportivi oggi
Nella scelta di un corso massaggiatore sportivo sono diversi gli aspetti che è opportuno tenere in considerazione: per esempio il riconoscimento internazionale, ma anche la capacità di attirare partecipanti e l’accessibilità dei prezzi. Tutte queste peculiarità caratterizzano l’offerta di Accademia AIM, che mette a disposizione corsi al termine dei quali è previsto il rilascio di un diploma insieme con un tesserino fornito dall’Asi, che è un ente di promozione sportiva riconosciuto sia dal Ministero degli Interni che dal Coni.
La qualifica di massaggiatore sportivo
La qualifica di massaggiatore sportivo può essere attribuita unicamente a chi possiede un titolo che abiliti allo svolgimento di una professione sanitaria in ambito riabilitativo. I soli corsi realmente abilitanti per chi vuole diventare un massaggiatore sportivo sono quelli che vengono organizzati dalle Regioni e si rivolgono agli operatori sanitari. La sentenza n. 179 della Corte Costituzionale del 19 maggio del 2008, per altro, ha dichiarato non costituzionale la legge regionale della Liguria n. 6 del 2002 all’articolo 34 con la quale si disciplinava la figura professionale del massaggiatore sportivo.
Cosa ha sancito la Corte Costituzionale
Secondo la Corte Costituzionale, il potere di legiferare da parte delle Regioni in tema di professioni non può andare contro il principio per cui solo allo Stato spetta l’identificazione delle figure professionali, dei loro titoli abilitanti e dei loro profili. La sola competenza che le Regioni possono vantare riguarda la disciplina dei fattori che sono direttamente collegati con la realtà regionale. In sintesi, le leggi regionali non possono oltrepassare il limite di ordine generale rappresentato da questo principio, il che vuol dire che una Regione non ha facoltà di sancire l’introduzione di una nuova figura professionale. Solo lo Stato è legittimato a farlo.