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Riapertura della discarica di Albano: la minoranza di Ardea attacca il Sindaco Marini (PD)

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Pericolo discarica: il centro destra della minoranza del consiglio comunale di Ardea attacca il Primo Cittadino di Albano, Nicola Marini del Partito democratico. «Il Sindaco sta facendo solo delle mosse apparenti ma sta perdendo tempo, abbiamo meno di 60 giorni. Aspettare la risposta dell’accesso agli atti è un vicolo cieco. Devono partire subito i ricorsi dei comuni e della cittadinanza. La lentezza e l’incertezza del Primo Cittadino di Albano stia facendo finta di opporsi al PD in Regione che ci ha regalato una discarica a fine anno. Il Sindaco di Albano chiarisca fin da subito se risponde ad ordini di scuderia oppure no in merito alla discarica di Roncigliano». 

Un attacco frontale quello dei consiglieri verso il Sindaco della vicina Albano, Nicola Marini (del Partito Democratico) in merito alle sue scelte sul come amministrare il possibile – e molto probabile – ritorno della discarica. «Ardea, per prossimità ed esposizione, si deve sentire in obbligo di contrastare questa discarica come e quanto Albano. Per questo non possiamo accettare nemmeno il dubbio che dietro alle incertezze del Primo Cittadino di Albano ci possano essere motivazioni di scuderia politica, visto che è la Regione targata PD a farci questo bel regalino». 

I consiglieri del cdx nell’emiciclo di Ardea puntano il dito sui provvedimenti del Sindaco di Albano in merito alle azioni per contrastare la discarica:  «Il rischio di una riapertura della discarica di Roncigliano è stato affrontato dal Sindaco con un piano piuttosto bizzarro, perfino sospetto. A tale proposito, infatti, l’Amministrazione Comunale ha fatto formale richiesta di accesso agli atti presso la Regione Lazio, al fine di “valutare ogni possibile azione a contrasto di quanto previsto nella Determinazione n. G14894”. Apparentemente il Sindaco di Albano sembra che si sia mosso. E invece, basta leggere la determina in questione che mostra le tempistiche entro le quali presentare i ricorsi presso il Tribunale Amministrativo del Lazio (TAR). E si capisce subito che ci sono solo 60 giorni, a partire dal 31 di ottobre di quest’anno. Ma invece il Sindaco sembra voler subordinare tutto ad un accesso agli atti, al quale la Regione Lazio potrebbe rispondere con i consueti tempi biblici. Il Comune si deve muovere, deve essere celere e chiaro e non limitarsi alle dichiarazioni. E la politica (maggioranza e opposizione) deve difendere il territorio e coinvolgere i comitati cittadini. Anche loro, proprio come il Comune di Albano e quelli limitrofi, possono fare un ricorso, in questi sessanta giorni di tempo. E più ricorsi faremo meglio sarà». 

«Mentre lui aspetta la risposta della Regione il tempo passa, e questa passività lascia pensare che anziché voler fermare la discarica, qualcuno la voglia qui nel nostro territorio. Il Sindaco di Albano Marini sembra voler sfuggire anche alla mano tesa che gli porge il sindaco di Ardea che ci racconta come era prevista una riunione tra sindaci per decidere una linea d’azione comune che è poi saltata misteriosamente. A Marini diciamo di lasciare perdere le sirene di partito e difendere il territorio, e ai cittadini di tutte le aree interessate chiediamo di aiutarci per condurre questa battaglia seriamente e, si spera, senza secondi o terzi fini. Il territorio ne ha davvero bisogno».

Lo dichiarano i consiglieri:
Raffaella Neocliti ( Gruppo misto)
Riccardo Iotti ( FdI)
Luana Ludovici ( Lega)
Massimiliano Giordani – Annamaria Tarantino ( Cambiare)
Franco Marcucci ( Con la gente per Ardea)

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