Una nuova testimone potrebbe “incastrare” Mary Ciontoli, la moglie di Antonio, su cui pende l’accusa per l’omicidio di Marco Vannini. Durante la trasmissione “Quarto Grado” la testimone, che nel 2015 lavorava nel Posto di Primo Intervento dove fu portato Marco nella notte tra il 17 e il 18 maggio, ha riferito di essere stata contattata dalla donna poche ore l’arrivo del ragazzo attraverso un messaggio, nel quale le veniva chiesto di “aiutarla nel far sapere al marito come si chiamavano il medico e le infermiere presenti quella notte al Pit”.
La testimone non era stata di grande aiuto alla moglie di Ciontoli: il Pit, dopo l’arrivo di Marco, era blindato, non trapelavano molte informazioni e solo in seguito si venne a sapere che il ragazzo era morto nell’abitazione dei Ciontoli.
Alle telecamere di “Quarto Grado” la testimone ha raccontato che dopo quell’episodio non ha più sentito la signora Ciontoli, anzi, “ho anche cancellato il numero di telefono”.