Questa mattina è stato inaugurato dalla Regione Lazio, il posizionamento della rete acchiappa plastica sul Tevere, collocata a Capo due Rami nel comune di Fiumicino. Il progetto sperimentale servirà a fermare le plastiche flottanti lungo il corso del Tevere e impedire che tali rifiuti arrivino in mare.
La barriera sul fiume
«Sul Tevere è stata posizionata la rete acchiappa plastica, un altro bel tassello per la riqualificazione del nostro mare – commenta Roberto Scacchi Presidente di Legambiente Lazio presente all’inaugurazione di questa mattina – che contribuirà in maniera determinante a fermare il flusso di rifiuti plastici prima che questi arrivino in mare, invadendo i litorali e i fondali, disgregandosi poi in microplastiche ed entrando infine nella catena alimentare ittica e antropica. Un progetto che, dopo la prima fase sperimentale ci auguriamo che possa continuare, perché attraverso questa attività, con i grandi sacchi raccolti, il rifiuto diventa materia prima seconda nel circuito dell’economia circolare e, inoltre si riuscirà a studiare e caratterizzare la tipologia di rifiuti raccolti, così da aggredire le cause della loro presenza».
«La quasi totalità dei rifiuti che sono in mare proviene dall’entroterra, porre un freno al loro viaggio, sul più grande corso d’acqua del Lazio ma anche del centro sud Italia, vuol dire anche una straordinaria buona pratica che, se è possibile applicare sul Tevere, lo sarà anche per ogni altro fiume. Giustissimo il lavoro svolto da Cristiana Avenali, responsabile dei contratti di Fiume della Regione Lazio, che ha voluto e lavorato al progetto, insieme agli attori del territorio e ai partner tecnici».
Alla presentazione, a bordo del battello sul Tevere, erano presenti infatti, oltre alla stessa Cristiana Avenali e al presidente Nicola Zingaretti, anche i rappresentanti di Capitaneria di Porto, Comune di Fiumicino, Castalia Operation srl, Corepla, insieme a associazioni e enti di ricerca.