Il Comitato degli abitanti della Ex Colonia Vittorio Emanuele III decide con un comunicato di replicare alle accuse di tanti politici locali del X Municipio, che da tempo additano la struttura come sede d’illeciti legati allo spaccio, mercato illegale di materiali e cibi, occupazioni abusive e soprattutto centro di diverse azioni violente all’interno di quelle mura: “Abbiamo seguito con preoccupazione la pubblicazione di vari articoli sui giornali locali dove siamo costantemente nominati in relazione ad ogni fatto di cronaca che ha come soggetto stranieri. Molte volte questi fatti di cronaca vengono risolti dalle autorità ed è chiaro a tutti che le persone coinvolte non frequentano o abitano dentro la nostra comunità“.
Prosegue il Comitato dei cittadini: “Chiediamo ai vari politici che ci tirano in ballo di usare un pò di buon senso e ritrovare un minimo di onestà, nel X municipio vivono più di 200.000 persone, basta prendersela con una decina di famiglie e persone al limite del disagio che non c’entrano nulla. Abbiamo fiducia nei cittadini di Ostia e sappiamo che hanno capito la mancanza di coraggio dei politici che non osano toccare i veri problemi della gente. Preferiscono scrivere ogni tanto qualche insulto contro di noi, falsità, bugie solo per far vedere che ci sono“.
Conclude il Comitato degli abitanti dell’Ex Colonia Vittorio Emanuele III: “Ribadiamo che non abbiamo niente a che fare con i fatti di cronaca avvenuti recentemente, nessuno di noi è andato in giro a buttare sedie nel centro di Ostia, aggredire anziani sulle spiagge o chissà che altro. Denunciamo fortemente la bugia veicolata da alcuni politici dove nominano un perquisizione/operazione delle forze dell’ordine che avrebbero trovato una fabbrica di droga al interno della Vittorio Emanuele con decine di arresti. Ma scherziamo? Come si fa a pubblicare una bugia di questo livello, creando panico ed ingannando i cittadini di Ostia? Non c’è stata nessuna operazione alla Vittorio Emanuele, basta chiamare qualsiasi questura e chiedere chiarimenti per scoprire la verità. Invece di pubblicare le bugie, i giornalisti dovrebbe fare il loro lavoro, informarsi sulla verità, eventualmente chiedere ai politici perché si inventano casi di cronaca mai avvenuti”.