Avrebbe abusato di una bambina diversamente abile e con questa pesantissima accusa è finito in manette un fisioterapista del distaccamento dell’ospedale Bambino Gesù a Santa Marinella. «Violenza sessuale aggravata continuata» è l’ipotesi di reato contestata al medico nell’ambito «di attività privata svolta a domicilio ai danni di una bambina di otto anni, residente nel viterbese e affetta da disabilità». A far scattare le indagini una denuncia presentata dai genitori. L’uomo è stato sottoposto anche a perquisizione personale e domiciliare.
Sul caso si è così espressa la direzione del nosocomio. «L’Ospedale ha appreso con sgomento la notizia della gravissima ipotesi di reato riferita ad un suo dipendente, che lavora come fisioterapista presso la nostra sede distaccata di Santa Marinella. Siamo sconcertati e addolorati che possa essere accaduta una cosa del genere e il nostro primo pensiero di vicinanza e solidarietà va alla bambina e alla sua famiglia. Sulla base delle poche informazioni a disposizione, fatti salvi i doverosi accertamenti in corso da parte dell’autorità inquirente, si tratterebbe di presunti gravissimi illeciti commessi fuori dall’Ospedale, nel corso di un’attività riabilitativa privata a domicilio vietata dai regolamenti interni. L’Ospedale, venuto a conoscenza dei fatti da parte dell’autorità giudiziaria, ha fornito ovviamente da subito piena collaborazione e il dipendente è stato immediatamente sospeso d’ufficio dal lavoro, in attesa dello sviluppo delle indagini. Profondamente rattristati da questa incresciosa vicenda, ci affidiamo fiduciosi al lavoro solerte e scrupoloso della magistratura e proseguiamo con ancora maggiore determinazione la nostra azione quotidiana di cura accanto ai bambini e alle loro famiglie».