Torniamo ad occuparci del caso della sedicente scuola di spettacolo che a Roma organizzerebbe corsi di recitazione, teatro, musica, doppiaggio e così via. Ma dietro al versamento di un anticipo – per una somma che va dai 200 ai 600 euro – dei corsi promessi non ce ne è neanche l’ombra; gli appuntamenti, ogni volta con una scusa diversa, vengono infatti rimandati all’infinito e ad oggi nessuna delle persone che ha effettuato le iscrizioni avrebbe mai effettuato una vera lezione in questa scuola di spettacolo. Ad ogni modo, dopo la pubblicazione del nostro servizio nell’aprile scorso, molte persone cadute vittime di questa che sembra configurarsi a tutti gli effetti come una truffa sono uscite allo scoperto. E soprattutto hanno deciso di denunciare.
Presunta truffa del «volantino selvaggio» a Roma
Il meccanismo ideato – dietro a questa presunta truffa sembrerebbe esserci una sola persona, una donna – è davvero diabolico. Dimostrare infatti la truffa non è semplice perché i corsi ai quali si iscrivono le vittime in realtà non vengono mai annullati, ma soltanto rinviati, anche se poi, alla fine, non partiranno mai. Ma qual è il tempo ragionevole di attesa per far sì che i fatti possano essere configurati nella fattispecie del raggiro? Purtroppo non lo sappiamo, saranno le indagini, tuttora in corso, a doverlo stabilire.
Ribadiamo allora come opera questa sedicente scuola di spettacolo. Tutto parte con una forma di volantinaggio aggressivo (e per questo torniamo ad appellarci all’Ufficio Decoro del Comune di Roma). Impossibile, per chi frequenta Roma, non essersi imbattuti almeno una volta in questo manifesto attaccato alla buona. Al numero riportato, che cambia spesso così come il nome della scuola (almeno 3 le denominazioni usate fino ad oggi che rimandano anche ad un sito web), risponde una donna – ora segretaria, ora referente piuttosto che semplice collaboratrice – che quasi mai rivela il suo vero nome; sostiene, a seconda del corso richiesto, di avere una scuola presso dei teatri in varie zone di Roma (Testaccio, Tordinona, zona del Vaticano alcune di quelle segnalate dalle vittime) che però sono estranei alla vicenda.
La donna infatti porta le vittime in queste strutture per assistere a delle lezioni che effettivamente ci sono ma – attenzione a questo passaggio – non sono le sue. Non a caso, se qualcuno prova a chiedere spiegazioni, ulteriori dettagli, sulle lezioni la donna si mostra solitamente sfuggente. La persona comunque, arrivati a quel punto, si convince della bontà del progetto – in fondo la lezione c’è, il teatro pure – e paga l’anticipo. Ma del corso richiesto non se ne farà più nulla. E chi prova a protestare chiedendo indietro i soldi spesso finisce talvolta pure per diventare oggetto di pesanti ingiurie e di non troppo velate minacce.
Sedicente scuola di spettacolo a Roma, le segnalazioni
Dal momento della pubblicazione del nostro primo servizio sono in tutto una quindicina le testimonianze raccolte dalla nostra redazione. Cinque di queste vittime hanno deciso di agire per vie legali e già due denunce penali sono state sporte contro la donna presso i Carabinieri; un’altra vittima ha deciso invece di procedere con la Guardia di Finanza dove verbalizzerà a breve la sua testimonianza. Tutte insieme, ancora, metteranno a punto una denuncia collettiva in sede civile per ottenere la restituzione dei danni patrimoniali.
L’appello delle vittime
Le persone che si sono rivolte al nostro giornale si stanno adoperando per far crescere la rete tra coloro che sono rimasti invischiati in questa colossale truffa, che peraltro gioca con i sentimenti e le passioni delle persone, cosa per nulla secondaria. «Nessuno deve più pagare per questi finti corsi e confidiamo che le forze dell’ordine possano mettere fine a tutta questa storia. Chiediamo inoltre ai Teatri di segnalare questa donna impedendole di entrare nella struttura perché è lì dentro che, alla resa dei conti, si consuma la truffa», dichiarano ai nostri microfoni.