Continua il contesto di disagio sociale presente alla Stazione Termini da anni, che ha visto un culmine di arresti in questo questo fine settimana.
Nella giornata di venerdì 6 settembre la Polizia di Stato ha colto in flagrante e arrestato due cubani, mentre questi erano intenti a rapinare una turista australiana che si trovava stazione ferroviaria romana.
Gli arresti sono stati condotti dal gruppo della Squadra Polizia Giudiziaria e Ferroviaria, che hanno colto i due balordi mentre rubavano lo zaino alla donna con dentro i propri effetti personali.
I cubani avevano pedinato la donna per diversi minuti all’interno della stazione, decidendo di rapinarla quando uno di loro si era assicurato che nel momento del furto non vi fossero presenti Forze dell’Ordine nei pressi. Fortunatamente i calcoli del rapinatore sono stati fatti male, poiché da dietro un palo del locale ferroviario erano posizionati degli agenti di Polizia che hanno visto tutta la scena e sono prontamente intervenuti per difendere la ragazza.
Per i due rapinatori cubani sono scattate subito le manette, con la refurtiva che successivamente è stata subito riconsegnata alla vittima del furto.
Sempre nella serata di venerdì 6 settembre è avvenuto un terzo arresto nella zona della ferrovia, con le manette che sono scattate per un nigeriano nelle vicinanze di Piazza Cinquecento.
Il cittadino africano probabilmente sotto effetto di alcol o droghe, si è scagliato con violenza contro un cantierato della piazza: qui ha cominciato a buttare giù e rimuovere le strutture presenti nell’area di lavoro, creando problemi e sopratutto molto spavento ai passanti della zona in quelle ore.
Sulla faccenda sono intervenuti gli agenti del Polfer, che dopo una dura colluttazione sono riusciti a fermare l’uomo. Durante l’azione di fermo, un agente di Polizia è rimasto ferito: il Pronto Soccorso gli riscontrato delle lievi contusioni e 5 giorni di prognosi.
Nuovamente Termini evidenzia lo stato fatiscente di sicurezza in tutte le ore del giorno e soprattutto la notte nelle zone antistanti, con situazioni di grande pericolosità alla quale i cittadini locali sono ormai esausti.