Roma. «Sono un ingegnere, guadagno migliaia di dollari, non ho bisogno di rubare». Si è giustificato così il turista americano, ingegnere informatico in vacanza nella Capitale, dopo una notte di bagordi culminata con un’aggressione – e annessa tentata rapina – ai danni di una prostituta.
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Il ragazzo, in cerca di un’avventura sessuale dopo aver alzato un po’ troppo il gomito, dovrà ora rispondere alle pesanti accuse mosse nei suoi confronti; i fatti risalgono a venerdì scorso: protagoniste, loro malgrado, due ragazze romene di 21 e 26 anni finite nelle mire del 28enne americano a quanto pare dopo una “contrattazione” sulla prestazione non andata a buon fine.
Secondo quanto ricostruito, come riportato da Il Messaggero, il ragazzo, a quel punto, avrebbe cercato di impossessarsi del denaro guadagnato dalla prostituta non lesinando sulle “maniere forti”. Lui si è difeso sostenendo di essere innocente: il processo, in tal senso, è stato fissato per il dicembre prossimo.