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I “MISTERI” DELLE SALZARE: IN ARRIVO UNA SANATORIA?

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Potrebbe bastare una sanatoria comunale per regolarizzare il complesso immobiliare “Le Salzare”? E’ questo quanto emerge dal verbale d’assemblea del Movimento “Lido delle Salzare” di via Ancona, ad Ardea, che include i 61 condomini del complesso. L’incontro è avvenuto lo scorso 18 novembre, ma la notizia è emersa solo in queste ore. Nel documento si fa il punto della situazione dell’immobile, la cui proprietà risulta acquisita dal Comune di Ardea e sottoposta ad ordinanza di demolizione per l’intero complesso, e si citano gli incontri avuti con il Sindaco in merito ad una eventuale sanatoria. “A seguito di incontri presso gli uffici comunali – si legge nel verbale – ed in attesa della sentenza del Consiglio di Stato promosso da alcuni condomini, l’abbattimento è sospeso fino a marzo 2013. Sentito il parere dei tecnici comunali, l’unica alternativa possibile è quella di apportare una modifica al Piano Regolatore, da sottoporre all’approvazione della Regione Lazio”. Le demolizioni, in parte attuate con l’abbattimento della palazzina “A” avvenuta a marzo del 2013, riguardano gli edifici A, B, C e parte della D, ovvero quelli ricadenti nell’area sottoposta a vincolo archeologico. Il presidente del movimento Le Salzare, Carmine Ascione, scrive poi che “la situazione finanziaria del Comune non consente di sostenere la spesa, ma sarebbe disponibile all’approvazione di un Piano redatto da tecnici vicini all’Ufficio Tecnico del Comune le cui spese dovrebbero essere sostenute dai condomini”.

“I costi – prosegue il presidente – valutati per tutte le spese tecniche sino all’approvazione della variante sul Piano Regolatore ammontano a circa 75 mila euro”, ovviamente più oneri ed IVA, “previo pagamenti dilazionati e a seguito del raggiungimento di risultati”. Il presidente riporta anche il nome del tecnico individuato, il cui nome non viene riportato in quanto non c’è ancora stato alcun incarico scritto e, forse, lo stesso ha semplicemente fornito gratuitamente un chiaro parere per quella che potrebbe forse essere la risoluzione di un annoso problema. “A seguito dell’auspicata approvazione del Piano regolatore – si precisa nel documento – sarà poi necessario provvedere alla sanatoria degli immobili, il cui importo non è oggi valutabile”. Una situazione a dir poco anomala, che mostrerebbe un sindaco che vuole proseguire nell’opera del suo predecessore, proclamando la stessa tolleranza zero sull’abusivismo edilizio, ma che nel contempo prospetterebbe sanatorie, senza che i consiglieri di maggioranza – soprattutto Massimiliano Giordani, presidente del consiglio, e Fabrizio Acquarelli, presidente della commissione urbanistica, interpellati telefonicamente sulla questione – ne siano a conoscenza.   “Il sindaco a cui fa riferimento il Movimento Le Salzare – ha dichiarato Luca Di Fiori – è il mio predecessore, comunque sono d’accordo che l’unica soluzione sia quella proposta dall’ufficio, ovvero la Variante al Piano Regolatore, per trasformare il manufatto da residence a civile abitazione. Io ho incontrato i proprietari degli immobili delle Salzare soltanto una volta, insieme al consigliere Marcucci, mai da solo”. Ma le dichiarazioni del sindaco non sembrano sufficienti per chiarire completamente la situazione. Perché il Comune avrebbe dato speranze ai proprietari del complesso Le Salzare?, si chiedono infatti gli occupanti dei settecento ettari demaniali sempre alle Salzare, mentre i proprietari delle abitazioni demolite sulla battigia si domandano se anche per loro era possibile una sanatoria. E, se il Comune ritiene di poter condonare l’abuso, perché ha nominato un avvocato per resistere al ricorso dei cittadini presso il Consiglio di Stato? Domande ancora senza risposta. Intanto il verbale è già arrivato agli organi di polizia: ci sarà un’altra inchiesta nel martoriato settore urbanistico?  

Luigi Centore

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