Diverse le iniziative che ieri si sono svolte nel territorio di Ostia per ricordare la memoria del magistrato Paolo Borsellino, morto a Palermo il 19 luglio 1992 per un attentato ordito dalla mafia.
Per ricordare la memoria dell’illustre personaggio, il gruppo del X Municipio di Fratelli d’Italia ieri mattina ha deciso di piantare un albero di melograno all’interno del Parco Willy Ferrero di Nuova Ostia. Un’iniziativa importante di grande spessore culturale nel territorio lidense, forte nel ribadire i concetti di legalità e lotta alla malavita.
Non è casuale la scelta di Nuova Ostia come sito per commemorare la memoria di Paolo Borsellino e tutte le vittime delle mafie, considerato come questo quartiere negli ultimi mesi è stato protagonista – suo malgrado – d’importanti pagine di cronaca nera tra arresti di clan e scandali incommensurabili.
Proprio per questo i dirigenti di Giorgia Meloni hanno deciso di piantare proprio nel parco di Nuova Ostia questa pianta, mandando un segnale simbolico di decoro e riqualificazione per questo spazio in un contesto sociale ancora oggi molto complesso.
Lo stesso Parco Willy Ferrero è ancora centro di vandalismo e azioni sospette soprattutto al calar della sera, in un palcoscenico reso ancora più vulnerabile per una costante mancanza di controlli a partire dalle ore serali. Non è un mistero come molti residenti abbiano più volte segnalato la mancanza di sicurezza in quest’area durante queste ore della giornata, senza però ancora vedere delle soluzioni alla sentita problematica.
Proprio questi cittadini hanno accolto l’ingresso del nuovo alberello con grande entusiasmo, considerato come da tempo il verde dell’area non veniva adeguatamente curato tra alberi morti – è ancora in piedi lo scheletro dell’albero di Natale fatto posizionare da Virginia Raggi – ed erba secca che invade tutto il perimetro di questo spazio lidense.
All’evento presenti Andrea De Priamo (capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio di Roma Capitale), Pietro Malara (capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio del X Municipio di Roma Capitale), Mariacristina Masi (consigliere di Fratelli d’Italia nel X Municipio di Roma Capitale) e Cinzia Pellegrino (coordinatore nazionale del Dipartimento Tutela Vittime di Fratelli d’Italia), che hanno congiuntamente dichiarato riguardo l’evento: “Ieri mattina a piazza Gasparri, luogo simbolo della malavita lidense, Fratelli d’Italia ha piantato un albero di melograno, in memoria di Paolo Borsellino, della sua scorta e di tutti coloro che hanno combattuto con coraggio e perseveranza la mafia e tutte le sue forme. Abbiamo scelto il melograno, pianta resistente all’arido estivo ed alle temperature invernali, il cui frutto ha colpito l’immaginazione umana per essere un prodigio prezioso della natura, tanto da farlo ritenere il simbolo di produttività, ricchezza e fertilità. Tutte cose che auguriamo al nostro amato territorio, perché sia un giorno libero dalle catene della criminalità e prosperi come la sua storia, i suoi monumenti, il suo mare, le sue imprese fanno sperare“.
Hanno proseguito: “Per aprire gli occhi al futuro di Ostia e di tutto il litorale è necessario dire in maniera ferma che questa non è una terra di criminali e che noi cittadini siamo dalla parte della legalità e della giustizia, valori indispensabili per crescere in un Paese libero. La lotta alla mafia passa anche per idee come il Museo della Legalità, proposto da una nostra delibera che verrà discussa la prossima settimana nella commissione cultura del Comune di Roma“.
Hanno concluso De Priamo, Malara, Masi e Pellegrino: “Ricordare la morte di Borsellino, infine, significa invocare la verità sulle stragi di mafia, sul suo assassinio e su quelli di tutti coloro che sono morti per il solo motivo di combattere una guerra a difesa della nostra libertà. Ci uniamo, pertanto, all’appello fatto dai nostri parlamentari in Commissione Antimafia, affinchè si decida di desecretare non solo i documenti relativi alle audizioni di Borsellino, ma anche tutto quanto è relativo alle stragi, alla trattativa Stato-Mafia, ai servizi deviati che concorsero alle stragi stesse ed i relativi depistaggi“.