Tutto fa presumere all’apertura di un nuovo centro d’accoglienza nel territorio di Acilia, come denuncia oggi Luca Marsella attraverso un’interrogazione all’Amministrazione del X Municipio di Roma Capitale.
Il consigliere municipale di CasaPound Italia vuole vederci chiaro su questa possibile apertura, che avverrebbe in uno stabile di via Amedeo Bocchi nel quartiere di Acilia. Questa è una zona vissutissima dai cittadini, considerato come sulla stessa strada affacciano una scuola, una biblioteca e svariati supermercati: un contesto azzardato per creare un polo d’accoglienza per migranti, con queste realtà difficili che già in passato hanno creato disordini nel X Municipio e nel resto di Roma.
Sarà proprio per questo che certi aspetti fanno tornare alla memoria le questioni che animarono il centro d’accoglienza di via Salorno all’Infernetto, dove lo stesso Marsella segnalò più volte come i migranti creavano disordine nel quartiere e soprattutto in in tante occasioni occasioni infastidirono la cittadinanza locale.
Il capogruppo di CasaPound Italia commenta il suo intervento sulla faccenda d’Acilia in questo modo, spiegando le motivazioni della problematica: “Parliamo di un centro di proprietà del Vicariato dove sono ospitate madri in difficoltà nell’ambito di un progetto sociale che terminerà entro fine mese. La destinazione futura di questo centro sembra possa essere un centro d’accoglienza, l’ennesimo in periferia, che potrebbe ospitare addirittura 100 immigrati, in un quartiere che conta già diverse problematiche. Da consigliere ho già presentato un’interrogazione urgente e sono pronto a dare battaglia in aula, come sempre dalla parte degli italiani“.
L’apertura di un centro d’accoglienza ad Acilia andrebbe ad appesantire una già precaria condizione del quartiere lidense, già da troppo tempo vittima – insieme alla propria cittadinanza – della scarsa sicurezza della zona: un fenomeno che i residenti locali denunciano da tempo con grande forza, nella speranza di essere ascoltata dalle Istituzioni romane per evitare brutte disavventure.