I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna, in collaborazione con i colleghi del Comando Provinciale di Roma, nel corso di una operazione di consegna controllata di sostanze stupefacenti, hanno tratto in arresto tre persone (un cittadino italiano, un dominicano e un venezuelano) e denunciato a piede libero un altro cittadino dominicanosequestrando, nel complesso, quasi 2 kg. di cocaina, che se venduta al dettaglio, avrebbe reso più di 150.000 euro.
Le attività investigative hanno preso le mosse da un controllo operato dalle Fiamme Gialle del Gruppo di Fiumicino, presso lo scalo aeroportuale “Leonardo da Vinci”, a carico di C.G., 49enne di origini sarde, proveniente dal Brasile e diretto a Reggio-Emilia, trovato in possesso dello stupefacente occultato nel doppiofondo del bagaglio.
Da subito l’uomo manifestava la volontà di collaborare per permettere l’individuazione dei destinatari dell’ingente partita di cocaina, per cui, sotto la direzione del Pubblico Ministero di turno della Procura di Civitavecchia ed in coordinamento con la Procura di Bologna, venivano ritardati gli atti relativi all’arresto del corriere e al sequestro della sostanza al fine di procedere ad una “consegna controllata” da eseguirsi in territorio emiliano.
Pertanto, una volta ricevuta l’attivazione delGruppo di Fiumicino, i finanzieri del G.I.C.O.(Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata)del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Bologna, con l’ausilio dei colleghi del I Gruppoin servizio presso l’aeroporto felsineo “G. Marconi”, individuavano nella sala d’attesa dello scalo bologneseil destinatario del narcotico in P.P.L.F., 40enne originario del Venezuela, che, una volta raggiunto dal corriere, veniva tratto in arresto.
Si scopriva inoltre come il cittadino venezuelano fosse giunto in aeroporto in auto proveniente da Reggio Emilia insieme a due cittadini dominicani che, nel frattempo, si erano momentaneamente allontanati.
Veniva, di conseguenza, “organizzato” daglispecialisti della Sezione Antidroga del G.I.C.O. un ulteriore incontro nei pressi della stazione ferroviaria centrale di Bologna nel corso del quale i due venivano bloccati ed identificati in V.V.A., di 39 anni, che veniva tratto in arresto in quanto risultato essere anch’egli uno dei destinatari finali dello stupefacente, e P.M.E, di 32 anni, che veniva denunciato a piede libero in quanto si accertava come lo stesso si fosse solo limitato a fungere da autista.
Tutti gli arresti, convalidati dal G.I.P. del Tribunale di Bologna, sono stati poi confermati dal G.I.P. del Tribunale di Reggio Emilia,su richiesta della Procura della Repubblica a quella sede, territorialmente competente in relazione al luogo di dimora degli indagati, il quale, nel rilevare la sussistenza a loro carico di gravi indizi di colpevolezza, ha disposto, con apposita ordinanza, l’applicazione di 3 misure cautelarieseguite dalle stesse Fiamme Gialle di Bologna, di cui una in carcere nei confronti di V.V.A e due ai domiciliari, nei confronti di C.G. e P.P.L.F.