Ha sortito un effetto davvero notevole, il far conoscere attraverso la storia di Aida e di papà Tiziano, che da sempre si batte per far stare bene la sua bambina, nata con una grave disabilità motoria che le impedisce di muovere il 90% dei muscoli.
A una settimana dalla pubblicazione dell’articolo che illustrava i problemi incontrati da papà Tiziano per portare in spiaggia la sua bambina a causa della mancanza di passerelle per disabili e all’impossibilità di acquistare una sedia job, oggi Aida è riuscita finalmente a fare il bagno al mare.
Durante questi giorni si è infatti mosso qualcosa: il sindaco di Latina Damiano Coletta ha convocato Tiziano per un incontro, durante il quale il Primo Cittadino ha illustrato quali sono i servizi a disposizione degli abitanti di Latina che soffrono di handicap motori. Coletta ha poi messo in contatto il papà di Aida con i servizi sociali, che hanno indicato in quali stabilimenti e in quali punti avrebbe potuto utilizzare gratuitamente i servizi di accesso al mare per disabili e dove si trovavano le passerelle, oltre a far conoscere a Tiziano le opportunità per la piccola Aida, mettendo a disposizione della bambina degli assistenti per alcune ore al giorno, in modo da poterla portare al mare.
Ma non si è mossa solo l’amministrazione comunale: in questi giorni sono state diverse le associazioni onlus che si sono fatte aventi offrendosi di pagare un abbonamento stagionale in uno stabilimento balneare per disabili, come “Il sorriso di Arianna”, onlus che sia papà Tiziano che la redazione de Il Corriere della Città ringraziano per la disponibilità dimostrata.
E oggi, finalmente, Aida ha potuto fare il suo bagno: stare nell’acqua – grazie all’assenza di peso – riesce a dare dei vantaggi fisici alla bambina, che si è divertita moltissimo.
“Sono davvero felice di come si sia messo in moto tutto un meccanismo che mi ha portato a conoscere quali siano i servizi a cui abbiamo diritto per Aida, senza contare che sono grato per la generosità e la disponibilità delle associazioni che ci hanno contattato”.
Ma al papà di Aida resta un po’ di amaro in bocca: senza “sollevare il polverone” non avrebbe mai saputo quante cose a cui ha diritto Aida che sono in realtà disponibili attraverso il Comune (che evidentemente non pubblicizza bene questi servizi a tutta la cittadinanza).
“Sono contento per come sono andate le cose: mia figlia quest’anno potrà andare al mare. Ma quante persone come lei ancora non possono?”.