In alcuni casi, le Fiamme Gialle si sono avvalse delle indagini sui conti correnti bancari e postali, anche di congiunti, specie nei casi di mancanza o inattendibilità della contabilità, per la ricostruzione dei presunti giri di affari dei professionisti interessati: troppo forti, infatti, le differenze tra il tenore di vita dei professionisti e le loro dichiarazioni dei redditi.
In particolare, proprio il commercialista avrebbe addirittura omesso per alcuni anni la presentazione della sua dichiarazione annuale ai fini delle imposte sui redditi, dell’IVA e dell’IRAP, oltre ai relativi versamenti.
Uno degli avvocati, invece, noto ed affermato penalista di Pomezia, oltre a non avere presentato la dichiarazione per un’annualità, avrebbe continuato ad esercitare l’attività professionale sebbene fosse stato sospeso dal consiglio dell’ordine forense nel 2009.
Uno dei geometri dichiarava redditi piuttosto modesti, nonostante palesasse un elevato tenore di vita, disponendo di alcuni immobili e di autovetture di lusso.
Gli esiti degli accertamenti sono stati rimessi alle valutazioni dell’Agenzia delle Entrate di Pomezia mentre due persone – un avvocato e un geometra – sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Velletri rispettivamente per esercizio abusivo della professione e per avere superato i limiti previsti dalla normativa penale tributaria per le imposte evase.