La stanchezza mentale, conosciuta anche come astenia, è una condizione di abbassamento di energie e capacità, a seguito di uno sforzo mentale o di situazioni di stress. Se protratta nel tempo, può dar origine alla sindrome da burn-out, una condizione di affaticamento psicofisico ed emotivo dalla quale l’individuo fatica ad uscire. L’apatia invece è uno stato psicologico caratterizzato da un abbassamento o da una mancanza di motivazione, da un disinteresse verso la vita e il mondo.
La stanchezza mentale, se non è causata da patologie gravi o convalescenza, può essere indotta da vari fattori. Un esempio sono i cambi di stagione, che possono indebolire il sistema immunitario, soprattutto nei soggetti più sensibili ai cambi di temperatura. L’altro fattore scatenante più comune è lo stress, soprattutto in studenti universitari in periodo di esami e lavoratori, in special modo quelli con anche una famiglia da gestire. Le donne lavoratrici sono una delle categorie più a rischio, perché tendono ad occuparsi di ogni aspetto pratico della vita familiare. Spesso lo stress per il troppo lavoro o studio, se protratto nel tempo, può sfociare in apatia, per esempio se è accompagnato da un calo di autostima e da risultati non all’altezza delle aspettative.
Vari sintomi accompagnano queste due condizioni. Tra i più comuni si incontrano ansia, affanno, nervosismo, difficoltà a dormire, accelerazione del battito cardiaco, mal di testa (cefalea o emicrania), depressione, difficoltà a relazionarsi e addirittura paranoia.
In presenza di questi sintomi, dopo aver verificato la mancanza di patologie scatenanti, si possono mettere in pratica piccoli accorgimenti per combattere la stanchezza mentale e l’apatia.
In casa, bisogna tentare di creare un ambiente rilassato ed adeguato al riposo. Per esempio, la camera da letto dovrà essere priva di schermi tecnologici, con una temperatura compresa fra i 15° ed i 20° e un buon livello di umidità. Bisogna seguire una dieta leggera, con contenuto ridotto di carboidrati e zuccheri. Verdure e frutta non dovranno mai mancare nel piatto, soprattutto se di stagione, insieme a grassi di origine nobile, come l’olio di oliva e il pesce. I cibi ricchi di ferro possono essere utili, visto che aiutano a combattere l’anemia, una delle prime cause di stanchezza cronica.
Per aiutare il corpo a reagire a questo fastidioso stato di stanchezza, si possono consumare anche integratori alimentari da banco. Tra i prodotti più consigliati ci sono i multivitaminici, e tra questi spiccano soprattutto gli integratori di vitamine del gruppo B. È risaputo in particolare che la vitamina B6 combatte l’apatia. In ogni caso, il proprio medico di base sarà in grado di indicare i prodotti più utili e adatti alla situazione personale di ogni persona.
Gli orari per coricarsi, svegliarsi e mangiare dovranno essere stabili, perché il corpo si possa adattare ad una routine e stancarsi il meno possibile. Infine, non bisogna dimenticare di consumare una dose adeguata di liquidi: un paio di litri d’acqua al giorno sono necessari per mantenere il giusto livello di idratazione e purificare il corpo da tossine e scorie.
Ovviamente, tutti questi consigli vanno accompagnati da un cambio di stile di vita, per esempio ridistribuendo le responsabilità domestiche con tutti i membri della famiglia, o imparando a delegare alcune responsabilità al lavoro. Se anche così il problema persiste, è consigliabile contattare un medico specialista.