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Dillo alla Crinzi: non so se mi ama davvero

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Ciao Ale, 

ho pensato parecchio prima di scriverti, come se avessi paura della risposta.

Lo conosco da cinque anni, da due stiamo insieme. L’inizio della nostra relazione è stato molto lento, abbiamo impiegato un po’ a carburare, ma alle fine ci siamo riusciti. 

Tutto bene fino a quando scopro che si sente con un altra ragazza, si vedono anche e per quel che so non succede niente. Questa situazione va avanti per un paio di mesi, fino a quando purtroppo la mamma di lui viene colpita da un tumore al cervello. 

Da quel momento la storia prende una piega molto diversa da quella iniziale. Comincia una sorta di dipendenza morbosa, un amore smisurato da parte sua che fino a quel momento non c’era stato, comincia quello che avrei voluto avere, comincio a essere solo io. 

Ho sempre avuto le idee chiare sulle persone, ho sempre pensato che chi si comporta in un determinato modo non possa cambiare, che l’indole delle persone non si possa frenare. Ma ora? La morte della madre lo ha fatto cambiare? Un lutto può farti cambiare il modo di vedere le cose, ma anche il modo di vedere le persone? Posso essere sicura al cento per cento di una persona che ha iniziato ad amarmi solo perché é venuta a mancare una parte fondamentale della sua vita? Non so se a quest’ora saremmo stati ancora insieme se la madre non si fosse ammalata, e questo mi crea un forte dolore perché ogni volta che mi dice “ti amo” io abbasso lo sguardo e non sono in grado di dire nulla.

Ho paura Crinzi.

Ti ringrazio enormemente e ti abbraccio

E.

Cara E.

inizio la tua lettera premettendo che sono davvero molto dispiaciuta per la perdita che ha dovuto affrontare il tuo fidanzato, e per il dolore che ne deriva. Tutto questo è davvero straziante. 

Detto questo, forse brutale, ma con molto realismo, sento di dirti che nel vostro rapporto c’è qualcosa che non funziona. Non giudico il fatto che una coppia ci metta tanto ad ingranare, può capitare  – anche se rimango convinta che l’amore sia sinonimo di passione, impulsività, buttarsi a capofitto e vivere tutto intensamente dal primo istante. Mettendo da parte questo, non ho ben capito se lui sappia che tu abbia scoperto quell’altra ragazza, se abbiate chiarito, se sia rimasto tutto sul vago, e non mi è nemmeno chiaro se, nei due mesi in cui si sentiva con lei, tu eri al corrente e tacevi per paura di perderlo (cosa che non mi auguro né per te né per la tua dignità) o sei venuta a conoscenza di questo rapporto successivamente. A prescindere da tutti questi punti di domanda abbiamo anche un bel punto esclamativo: ti ha mancato di rispetto! 

Sai E., io sono dell’idea che chi nasce tondo non ha alcuna possibilità di morir quadrato, ma penso anche che un forte dolore possa svegliare, portando a comprendere quali siano le priorità, quali siano le uniche persone che vogliamo nella nostra vita. 

Non sono nella sua testa né tantomeno nel suo cuore, quindi non posso dirti se in questo momento ti tenga stretta egoisticamente – perché consapevole di aver davanti l’unica persona che può realmente sostenerlo dal peso del lutto – oppure se ti abbia presa per mano perché il dolore l’ha portato a realizzare che tu sia la donna della sua vita. 

Detto questo: in qualsiasi rapporto, che sia di conoscenza, amicizia, amore, per andare avanti c’è bisogno di due elementi: rispetto e tanta sincerità. Quindi, smetti di abbassare lo sguardo e rispondi ai suoi ti amo esponendogli i tuoi dubbi, le tue angosce, le tue paure. Quello che sta vivendo è sicuramente un momento terribile, ma questo non deve impedirti di chiarire la situazione. Questo è l’unico modo per comprendere se il suo sia vero amore o un sentimento malato, scaturito dalla paura di rimanere solo in un momento in cui solo non vuole stare. 

Smetti di aver paura, non devi. Abbi il coraggio di capire, te lo devi. 

In bocca al lupo. 

La Crinzi

dilloallacrinzi@ilcorrieredellacitta.it

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