Tre giorni dopo la strepitosa vittoria di Sorso si respira ancora un clima di grande euforia in casa-Pomezia.
Tutto l’ambiente freme in vista della finalissima play-off contro il blasonato Mestre e domenica al Comunale di via Varrone è prevista una massiccia affluenza di tifosi ed addetti ai lavori per assistere alla gara d’andata con gli arancioneri di mister Zecchin.
A riassumere le emozioni degli ultimi giorni provvede il direttore sportivo Alessandro Mezzina.
“Siamo molto felici, è inutile negarlo – sottolinea il ds – C’è stato un momento, a cinque giornate dalla fine del campionato, in cui eravamo precipitati all’ottavo posto, ma siamo sempre rimasti uniti e convinti di essere forti.
Le critiche ai ragazzi?
Hanno ferito anche me, perchè questa squadra l’ho costruita io e me ne sono assunto le responsabilità.
Con gente come Baylon e Gamboni esiste un rapporto che va al di là del calcio.
Non potrò mai dimenticare la sera che ho convinto Tommaso a venire a giocare qui: andai a mezzanotte ad Aprilia per parlare con lui e convincerlo a sposare il progetto-Pomezia.
I ragazzi sono stati straordinari, ma la gioia di aver raggiunto questa finale la condivido soprattutto con Alessio Bizzaglia.
Non tutti avrebbero affidato un ruolo così delicato ad una persona con poca esperienza come me, ma lui ha avuto fiducia in me ed io gliene sarò per sempre grato.
Desidero rivolgere un ringraziamento particolare anche a mister Gagliarducci, che era con noi anche in Sardegna.
Se siamo arrivati a giocarci questa finale, parte del merito è anche sua”.
La sfida di ritorno con il Sorso è stata palpitante.
“Il momento più emozionante?
Scelgo gli ultimi dieci minuti del match.
I ragazzi hanno avuto una reazione incredibile dopo il gol degli avversari, sembravano leoni.
Dentro di me ero convinto che saremmo riusciti a segnare la rete dell’1-2″.
Tra quattro giorni si tornerà in campo per affrontare un altro cliente scomodo come il Mestre che in semifinale ha piegato, senza troppe difficoltà i valdostani del Pontdonnaz.
“L’approdo in finale già di per sé dovrebbe bastare per fare domanda di ripescaggio, ma noi dobbiamo eliminare dalla mente questo pensiero e concentrarci sui nostri prossimi rivali.
Il Mestre è una squadra immensa, ma in questo momento noi viaggiamo sulle ali dell’entusiasmo e ce la giocheremo per vincere”.