Sono stati arrestati dalla Polizia di Stato, per “possesso di artifizi pirotecnici in occasione di manifestazioni sportive” i due ultrà laziali fermati nel pomeriggio odierno nei pressi della sede storica degli “Irriducibili” della Lazio.
Nel pomeriggio invece, nei pressi di Ponte Milvio, durante l’afflusso allo Stadio Olimpico, un gruppo di tifosi ultrà della Lazio travisati ha cercato di forzare il cordone della Polizia che ha quindi risposto con qualche carica di alleggerimento e con l’uso degli idranti.
I tifosi si sono resi responsabili di lanci di oggetti contro la Polizia e hanno incendiato con una molotov una macchina della Polizia di Roma Capitale che ha preso fuoco. Nella circostanza, sono rimasti feriti due agenti della Polizia Municipale, di cui uno a un orecchio.
Nell’immediatezza gli agenti della Polizia di Stato sono riusciti ad intercettare alcuni tifosi ultrà appartenenti a quel gruppo. 3 di loro sono stati arrestati ed è al vaglio la posizione degli altri per verificare le responsabilità nel lancio del materiale incendiario anche grazie alla visione delle immagini acquisite.
Ma le auto della polizia locale di Roma Capitale incendiate e danneggiate sono state in tutto 3: una in piazza De Bosis, altre due poco distante, assalite con bastoni e sassi mentre all’interno c’erano gli agenti, dei qrualidue sono rimasti feriti.
Nel corso dei controlli preliminari predisposti dalla Questura, effettuati ad ampio raggio in occasione dell’incontro di calcio di Coppa Italia tra Atalanta e Lazio, in Via Amulio nei pressi della sede storica degli “Irriducibili” della Lazio, è stata fermata e controllata un’autovettura al cui interno, gli agenti della Polizia di Stato, hanno rinvenuto e sequestrato 78 torce manna, 45 rambo k33, 16 monocolpi pirotecnici, una batteria pirotecnica da 100 colpi, un paio di forbici, una lama portatile occultabile ed un pezzo di legno di 45 cm.
Nella circostanza, sono state fermate due persone, una delle quali conducente dell’autovettura, entrambe appartenenti al gruppo degli ultrà laziali. Una di queste è risultata già destinataria di “daspo”.