Nuove proteste nel quadrante di Casal Bruciato a Roma per l’arrivo di altri rom. Una casa popolare è stata infatti assegnata in Via Satta ad una famiglia proveniente dal campo nomadi de La Barbuta: diverse persone che dovrebbero alloggiare in un appartamento di circa 100 metri quadri. Ma, nuovamente, gli abitanti del quartiere – come accaduto circa un mese fa – sono scesi in strada a protestare.
Il rischio è quello di vedere un’altra Torre Maura anche se oramai si moltiplicano i casi in tutta la capitale. E per ogni protesta aumenta in maniera esponenziale il “rischio” emulazione in altre zone, come accaduto peraltro giusto ieri a Torrenova. Per tale motivo stamani a Casal Bruciato le persone provenienti dal campo nomadi sono state scortate dalle forze di polizia fino al civico numero 20 dove andranno ad abitare.
Così Stefano Borrelli, coordinamento d’azione del IV municipio: «A meno di un mese di distanza dall’assegnazione di un alloggio popolare ad una famiglia rom in via Facchinetti, Casal Bruciato è di nuovo meta delle assegnazioni dettate dal finto buonismo che applica la giunta comunale targata Raggi. Questa volta ci troviamo in via Satta 20, gli inquilini del palazzo non ci stanno a fare da spalla ad una politica che mette davanti a tutti immigrati e rom dimenticando gli italiani e i quartieri periferici rendendoli veri e propri ghetti».