In città ancora riecheggia il clamore del successo dell'”Aprilia Film Festival”. Così abbiamo voluto incontrare Federico Paolini, ideatore e organizzatore della manifestazione.
Il ventunenne direttore artistico è arrivato all’incontro armato della sua espressione fresca e giovane, il sorriso simpatico che gli fa ammiccare i grandi occhi marroni.
- Federico, come le è venuta l’idea del festival? “Principalmente perché sono appassionato di cinema. Del resto io studio presso l’accademia a Roma di Massimiliano Bruno. Da qualche anno esiste nel territorio pontino il Cisterna Film Festival. Così mi sono chiesto “perché non fare la stessa cosa ad Aprilia?”. Ad Aprilia non c’è nulla che rappresenti la cultura sul cinema. In città, inoltre vi sono giovani registi come Lorenzo Nuccio, Simone Scarcella. Così già l’anno scorso ho provato con una sorta di edizione “pilota” per sondare come rispondesse la cittadinanza. L’esito e il sostegno dei registi apriliani mi ha incoraggiato”.
- Come è riuscito a reperire i corti anche stranieri, come quello iraniano e spagnolo che abbiamo visto? “Esistono siti web, dove si possono inserire i festival e poi sono gli stessi interessati a proporsi. Insieme ad altre persone li ho valutati e preso quelli più idonei”
- Ho visto che la manifestazione è stata supportata da bei patrocini: Comune di Aprilia, Pro-Loco, Cuore Comico. L’amministrazione era presente con il Sindaco Antonio Terra, l’assessore Michela Biolcati e l’assessore Elvis Martino. Come hanno accolto il progetto? “E’ stata accolta bene. Da subito ho sottoposto l’idea all’assessore Martino, con l’aiuto del vicepresidente della Pro-Loco, Davide Tigliani. L’associazione Cuore Comico nasce a Roma, ma il suo presidente Roberto Mincuzzi me l’ha “prestata”.
- Il successo riportato dal festival è andato oltre le sue aspettative o lo prevedeva? “Sono una persona che vola basso, perciò è andato oltre le mie aspettative. Ed è stata una bella sensazione quando qualcuno del pubblico si è lamentato perché non c’erano più posti a sedere…”
- Chi ha avuto al suo fianco per organizzare fino alla fase dello spettacolo? “Nicola Fabrizio. Si tratta del fondatore di una rassegna cinematografica che si teneva qui ad Aprilia. Lui si è messo a disposizione subito, aiutandomi in tutto, con idee, consigli. Invece, per lo staff che avete al festival, composto da Matteo Esposito, Giulia Moscatelli e il fonico, ho prediletto i ragazzi. Conoscevo questi amici ognuno con la sua specialità e li ho voluti coinvolgere.”
- Ci può anticipare se ci sarà una futura edizione? “Si assolutamente. Dopo il festival mi sono confrontato anche con il sindaco e l’assessore alla cultura: non si aspettavano questa risposta sia di pubblico, sia di partecipanti al festival. Il mio obbiettivo è fare anche un salto in avanti come location.
- I suoi progetti futuri quali sono, a parte il festival? “Lo studio, in accademia innanzitutto e poi provini a raffica”
- Quindi lei si sente attore e di quale star è fan? “Si, decisamente, desidero fare l’attore. I miei riferimenti sono Leonardo Di Caprio, sopratutto per il suo impegno nel sociale, ma anche Pierfrancesco Favino e Massimiliano Borghi. Trovo questi attori molto umani, capaci senza ritorno economico, di mettersi a disposizione.
Noi non possiamo che augurare il miglior futuro a Federico Paolini che a soli 21 anni ha dimostrato di avere la risolutezza di un uomo maturo, la compostezza di un lord inglese e la bellezza della sua età.
Ad majora, Federico!
Marina Cozzo