Li ha tormentati per due anni con messassaggi sempre più insistenti e minacciosi, sia sui loro cellulari che via e-mail che sui social, costringendoli più volte a cambiare password e facendoli vivere in costante stato d’ansia. Per questo, alla fine, per evitare una condanna ancora più pesante, ha patteggiato la pena di otto mesi di reclusione per stalking.
E’ successo a Latina. La stalker è una donna di 27 anni, mentre le vittime sono i suoi due ex insegnanti del Liceo Artistico, che nel processo contro la loro carnefice si sono costituiti parte civile.
I due professori, come riporta anche il capo d’accusa, a causa del comportamento della loro ex allieva che li stava perseguitando, soffrivano di stati di ansia e di forte agitazione, sintomi che avevano costretto i due uomini a cambiare le proprie abitudini di vita a causa dei messaggi ingiuriosi e anche di natura estremamente polemica. I computer degli insegnanti erano subissati di e-mail provenienti dalla donna, al punto che erano stati anche infettati da virus informatici.
Stanchi di essere perseguitati, i due professri avevano deciso di denunciare il comportamento della ragazza, raccontando alle forze dell’ordine quello che stava succedendo e portando le prove dei messaggi ricevuti e di quelli pubblicati sui social network, nei quali, come riconosciuto dagli investigatori e come riportato nel capo di imputazione, la 27enne accusava i due insegnanti di condotte discriminatorie nei suoi confronti. La condotta della donna è andata avanti dal 2014 al 2016 e ha provocato la perdita dei dati informatici dei due insegnanti. I messaggi inviati dalla donna, dapprima cordiali, cambiavano poi il tono, per poi arrivare agli insulti e alle minacce. Spesso la giovane usava altre identità per scrivere ai due docenti. Alla fine la 27enne è stata riconosciuta colpevole e ha preferito patteggiare la pena di 8 mesi per il reato di stalking concordata con il pm Andrea D’Angeli e accolta dal giudice Giuseppe Cario.