Roma. Tradito dalle impronte digitali, dopo mesi di ricerche e appostamenti “topo d’appartamento” sottoposto a Fermo dalla Polizia di Stato. Il 28 marzo scorso, gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato Prenestino, diretto da Roberto Arneodo, hanno sottoposto a Fermo di Polizia Giudiziaria l’autore di un furto in appartamento nel quale erano stati trafugati oggetti preziosi per un valore pari a circa 50 mila euro, avvenuto ad agosto del 2018 in zona Centocelle.
L’attività di indagine, ha avuto la svolta definitiva grazie agli agenti del Gabinetto di Polizia Scientifica, che, intervenuti sul luogo del furto, erano riusciti ad individuare un impronta digitale che risultava appartenere a H.S., 23enne di etnia Rom, con a carico diversi precedenti di Polizia. La notevole difficoltà presentatasi agli investigatori, è stata rintracciare il responsabile, in quanto l’uomo, non risultava avere alcun documento di identità e nessuna residenza conosciuta nel Comune di Roma o nei luoghi dove lo stesso di fatto aveva dichiarato in precedenza la sua dimora abituale, quindi irreperibile.
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Dopo mesi di indagini e appostamenti in diverse zone anche fuori Roma tra cui Villalba di Guidonia, Primavalle e nei pressi di alcuni campi nomadi della capitale, gli investigatori della Polizia di Stato sono riusciti ad individuarlo proprio in uno di questi ultimi in zona Torpignattara dove, non censito, era ospite nel box di un parente. Alla richiesta dei documenti il “ladro fantasma” dopo vari tentativi di eludere il controllo è stato bloccato ed accompagnato presso il locale Gabinetto di Polizia Scientifica dove è stata accertata la sua reale identità. Negli Uffici del commissariato il fermato chiedeva “..per quale furto mi state arrestando? ..”, ed al termine degli accertamenti, è stato accompagnato a Regina Coeli a diposizione dell’ Autorità Giudiziaria dinanzi la quale dovrà rispondere del reato di furto aggravato.