Il Comune di Pomezia ha deciso di dedicare uno dei passaggi a mare della spiaggia di Torvaianica a Wilma Montesi, la giovane trovata senza vita negli anni ’50. A seguito di questa decisione però è scoppiata immediatamente la polemica con conseguente richiesta di revoca in autotutela e conseguente rettifica della Delibera di Giunta Comunale da parte dell’associazione Latium Vetus. Di seguito alleghiamo integralmente il comunicato di Latium Vetus sulla questione.
“Chi era Wilma Montesi? Iniziamo subito dicendo che non era un’attrice come affermato nel post Facebook del Comune di Pomezia, ma una semplice ragazza – che probabilmente aspirava anche a fare del cinema – e che fu coinvolta in un grave fatto di cronaca degli anni Cinquanta, noto come ” caso Montesi”. Molti cittadini ricorderanno bene questa vicenda, che contribuì – suo malgrado – a rendere molto nota la costa di Torvajanica.
La giovane era nata il 03 febbraio 1932, figlia di un falegname, quindi di origini modeste, viveva a Roma e stava per sposarsi, allorquando, il 09 aprile 1953, all’età di ventun anni scomparve misteriosamente per essere ritrovata senza vita tre giorni dopo, sabato 11 aprile 1953, vigilia di Pasqua, sulla spiaggia di Torvaianica.
Il caso ebbe grande rilievo mediatico a causa del coinvolgimento di numerosi personaggi di spicco della “Roma bene” nelle indagini successive al presunto delitto. Rimane un caso irrisolto a partire dalla causa del decesso della giovane.
Lo scorso 12 marzo 2019, la giunta del Comune di Pomezia ha intitolato, con la delibera num. 42/2019, alla memoria della giovane Montesi, il passaggio a mare num. 4 nei pressi di Villaggio Tognazzi.
Qualcosa però non torna relativamente alla scelta del Comune di Pomezia: infatti il corpo senza vita della giovane non fu ritrovato assolutamente all’altezza del passaggio a mare num. 04. dove oggi sorgono le case di Villaggio Tognazzi bensì a Sud della Palazzina Borghese in località Zingarini, all’altezza dei civici 442 e 443 della strada Litoranea, dove ancora oggi sorgono due palazzine che all’epoca erano in costruzione e che conservano tuttora la numerazione civica dell’epoca!
Ci si chiede perché sia stato intitolato alla memoria della giovane un passaggio a mare distante ben 2 chilometri dal luogo storico del ritrovamento, quando nei pressi del luogo di quei tragici fatti insiste oggi un altro passaggio a mare – non il num. 04 bensì il passaggio num. 12 – nei pressi dell’ex hotel Albatros. Li fu ritrovato il corpo della giovane Montesi.
Sarebbe bastata a chiunque una semplice verifica per appurarlo, tanto più al Comune. Dedicare invece alla memoria un altro luogo equivale a falsare la memoria di quei tragici fatti e sono in definitiva una mancanza di rispetto nei confronti di quella giovane che creerà confusione relativamente alla storia del nostro territorio.”