La “porta di Ostia”, uno dei simboli del mare di Roma, un’opera di grande rilievo storico e artistico, una testimonianza architettonica. Che la si chiami così o in altro modo, la Rotonda di Ostia è la prima immagine del Lido agli occhi di quanti giungono al Mare di Roma dalla Cristoforo Colombo.
E’ stata proprio la Rotonda di Ostia, la sua fontana e i suoi mosaici ad essere al centro della conferenza stampa che si è tenuta questa mattina nella Sala Consiliare Massimo Di Somma del Municipio X, dove è stato presentato il progetto di ristrutturazione/restauro che da qui a fine anno o primi giorni del 2020 tornerà a farla splendere.
“Questa è una giornata molto importante – ha affermato la Presidente Giuliana Di Pillo nel portare il suo saluto ai presenti – viene di fatto avviato l’iter che darà modo di iniziare i lavori di quello che consideriamo un simbolo di benvenuto per tutti. Non si tratta di un manufatto qualsiasi ma di un’opera di grande importanza tuttora nascosta, per tutelarla, in attesa del ritorno al suo splendore. Siamo di fronte ad un ulteriore passo in avanti per il decoro urbano del Municipio X e in realtà dell’intera Capitale. Il progetto che presentiamo oggi – ha concluso Di Pillo – è frutto della grande sinergia tra i nostri uffici, quelli della Sovraintendenza, di Acea, Risorse per Roma e Areti. Siamo alla fase finale che segue un lungo ma indispensabile iter investigativo da parte dei progettisti chiamati a ridonare alla città una preziosa testimonianza”.
L’inizio dei lavori è previsto per il mese di giugno una volta che sarà terminata la gara. La fine degli interventi è prevista per la fine dell’anno o, come ha avuto modo di spiegare il Direttore del Municipio, Nicola De Bernardini, al massimo all’inizio del 2020. Il costo è di 500mila euro ai quali si aggiungono 35mila per la redazione del progetto. De Bernardini ha sottolineato come si sia riusciti “con le nostre forze a portare a termine questo progetto interno in sinergia con gli altri uffici competenti. Tre gli ambiti della ristrutturazione: il restauro (mosaici e la parte architettonica); idrico (fontana); tecnico (illuminazione)”.
All’architetto Anna Maria Cerioni della Sovrintendenza capitolina, il compito di entrare nei dettagli del progetto “condiviso” e che “ha richiesto molti sopralluoghi e molto studio. Una ricerca che ha anche permesso di fare alcune scoperte, un modo per ripercorrere la storia. Il progetto prevede il recupero totale dell’area (4mila mq) il recupero dei mosaici ad intarsio (rosa dei venti centrale e 12 segni zodiacali intorno). L’ultimo restauro risale al 2005 e ricordiamo che oltre al degrado del tempo, fondamentale per la condizione in cui versa la Rotonda è stato il vandalismo”.
Altrettanto fondamentale è la fontana posta al centro della Rotonda con i suoi giochi di acqua e di luce. A questo provvederà l’Acea con un apposito finanziamento che prevede il posizionamento di 28 proiettori subacquei a LED. All’esterno saranno invece posizionati 24 proiettori a LED, 12 dei quali dedicati ai 12 segni zodiacali più altri 12 per l’illuminazione funzionale.
Per l’Assessore Claudio Bollini si è trattato di “una scommessa. Lo scorso mese di marzo mi ero ripromesso di portare a termine la fase progettuale in un anno, e così è stato. Prezioso è stato il lavoro svolto dal Direttore De Bernardini e da tutti gli attori in campo che anche io ringrazio per il lavoro svolto. Stiamo inoltre pensando a chiedere un ribasso d’asta che ci possa consentire di installare un impianto di video sorveglianza. Se questo non sarà possibile chiederemo fondi al bilancio capitolino”.
E, a proposito di bilancio, con l’intervento del consigliere di Roma Capitale Paolo Ferrara che ha sottolineato come “grazie agli emendamenti portati in Aula Giulio Cesare è stato possibile spostare risorse sul territorio che hanno consentito di portare a buon fine questo progetto del quale siamo veramente orgogliosi e che consentirà di dare un segnale importante per la rinascita del territorio”.