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Roma, i vigili urbani non vogliono più presidiare i campi rom: aggressioni continue e ratti enormi

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Lulli (Ospol Csa): “Noi vigili urbani non vogliamo più presidiare i campi rom 24 ore su 24. Proponiamo da tempo un servizio dinamico, passaggi per controllare la situazione. Subiamo continue aggressioni, i rifiuti tossici rappresentano un problema per la salute, viene bruciato di tutto, si formano cumuli di immondizia in cui i ratti dilagano. La situazione non è più tollerabile. Se non si trova una soluzione a breve dichiareremo lo stato di agitazione di tutta la categoria”

 

Stefano Lulli, segretario romano di Ospol Csa, organizzazione sindacale polizie locali, è intervenuto a Radio Cusano Campus, nella trasmissione “Cosa succede in città” condotta da Emanuela Valente, sulla richiesta dei vigili urbani romani di non presidiare più 24 ore su 24 i campi rom della capitale. Il sindacato ha inviato una lettera ai vertici del corpo dei vigili urbani nella chiede espressamente di eliminare i presidi fissi. “Questa è una questione spinosa che va avanti da anni e non si riesce a trovare una soluzione –ha affermato Lulli-. O meglio, si era trovata tre anni fa quando i presidi venivano fatta dalla polizia di stato mentre noi eravamo impegnati in servizi dinamici con dei passaggi per verificare eventuali situazioni. Adesso il Comando ha confermato ulteriormente i presidi statici davanti ai cosiddetti villaggi della solidarietà”.

 

Il perché del no ai presidi fissi davanti ai campi rom. “I problemi  li abbiamo denunciati più volte a tutte le autorità. C’è da dire che la polizia locale non fa ordine pubblico e a volte è costretta a farlo, subiamo continue aggressione, i rifiuti tossici che rappresentano un problema per la salute così come i roghi tossici, i cumuli di immondizia in cui i ratti dilagano. Non è più tollerabile questa situazione, giorni fa ho inviato un’altra missiva al Comando generale e agli organi politici nella quale chiediamo di eliminare il presidi statico, cioè h24. Proponiamo da tempo un servizio dinamico, passaggi per controllare la situazione.

 

Le competenze della polizia locale. “Qualche mese abbiamo avuto un incontro con il Comando e la parte politica, cioè la sindacar Raggi dal quale è emerso che la Prefettura che non mette a disposizione la polizia di stato e demanda tutto alla polizia locale. Ma questo non vuol dire noi dobbiamo essere sottoposti a questo tipo di servizio che porta con sé una serie di problemi. Il personale, ad esempio, è costretto al controllo dei mezzi e delle merci perché c’è un continui via di furgoni nel campo rom, il controllo non spetta noi. Ma il grande problema è quello dei rifiuti tossici, si brucia di tutto, dal rame alle gomme, agli alimenti. Al di fuori del campo rom si formano cumuli di immondizia e ultimamente i vigili si lamentano anche dei ratti e questo rappresenta un ulteriore problema”. 

 

Lo stato di agitazione. “Non è più tollerabile l’inerzia da parte dell’amministrazione su questo grande problema. Non ci vogliamo sottrarre al nostro dovere ma vogliamo farlo in un altro modo. Nell’autunno scorso eravamo arrivati alla soluzione del presidio mobile con il comandante generale del corpo di Maggio ma improvvisamente pochi giorni fa una circolare riconfermato il presidio statico. Se non si trova una soluzione a breve dichiareremo lo stato di agitazione di tutta la categoria. Non possiamo sobbarcarci la carenza di organico della polizia di stato, almeno è quello che ci ha detto la Sindaca, ossia che il Prefetto ha difficoltà a mandare pattuglie della polizia ma questa non è una giustificazione”.  

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