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Pomezia, impianto di Via Trieste: il Comune chiama «a raccolta» i CdQ

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Impianto di rifiuti non pericolosi in Via Trieste a Pomezia, il Comune convoca i CdQ. Dopo le aspre polemiche politiche dei giorni scorsi, che hanno visto contrapposte maggioranza e opposizione unita (tranne Matarese, ndr), ora l’amministrazione a guida 5 stelle ha organizzato un incontro per stabilire una linea comune d’azione riguardo all’impianto con le rappresentanze dei cittadini. 

Un messaggio è stato infatti recapitato a tutti i Comitati di Quartiere di Pomezia dall’Assessore alla Partecipazione di cittadini e associazioni Giuseppe Raspa. La riunione dovrebbe tenersi sabato prossimo, 2 febbraio 2019, alle ore 18 in Piazza Indipendenza nella sede comunale. «Intendiamo condividere con tutti i Comitati di Quartiere gli strumenti per contrastare nelle sedi opportune il rilascio della VIA», si legge nella missiva. L’amministrazione è dunque alla ricerca di un appoggio da parte della società civile per contrastare il rilascio della Via? Così sembrerebbe.

Nuovo impianto di rifiuti a Pomezia: perché tutte queste fazioni in campo?

Ciò che resta, al momento, di difficile comprensione ad occhi esterni ai giochi di “palazzo” è invece la frammentazione che questa ‘battaglia’ ha portato in città in questi ultimi giorni. Da un lato troviamo infatti i consiglieri di minoranza Abbondanza, Fucci, Mengozzi, Pagliuso, Pecchia,Pinna, Schiumarini e Stazi schierati contro il M5S, reo, a loro dire, di aver fatto passare sotto silenzio questo nuovo impianto (autorizzato nel 2017 dalla Città Metropolitana sempre guidata dal M5S, ndr). Ferri corti tra gli scranni in Comune, sempre per il medesimo motivo, anche per la mancata convocazione di un consiglio comunale ad hoc, richiesta sempre dall’opposizione ma negata dalla maggioranza.

Dall’altro lato della barricata troviamo per l’appunto il governo cittadino pentastellato guidato da Zuccalà. «L’opposizione vaneggia e Fucci ha la memoria corta», aveva tagliato corto il Sindaco alla vigilia del sit-in organizzato in piazza dell’opposizione lo scorso weekend. Ora però si scopre che anche il Comune di Pomezia intende ribadire «le sue osservazioni alla Regione Lazio comunicando tutte le criticità che un intervento del genere potrebbe generare nel contesto in cui si trova». E in più chiede anche l’appoggio dei Comitati di Quartiere (per sottrarli alle opposizioni?).

Senza contare che in questo scenario mancano all’appello le associazioni, specie le ambientaliste, che potrebbero comunque, a questo punto, andare per la loro strada evitando di rimanere invischiati nella bagarre politica. Tutto ciò, vien da chiedersi, che beneficio porterà per i cittadini di Pomezia? Il nostro timore è infatti quello che, a causa di questa continua “caccia al consenso” da parte della politica, si perda di vista quello che, a quanto pare, sembra essere l’obiettivo comune di tutti: impedire che l’impianto di Via Trieste ottenga la Via per come è stato proposto. E allora non era meglio, una buona volta, unirsi tutti assieme per il bene della città?

 

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