Basta furti al cimitero, Aprilia in prima linea chiede rispetto e sicurezza. “Sono settimane che riceviamo segnalazioni di una recrudescenza dell’esecrabile e infimo fenomeno dei furti presso il cimitero comunale di Aprilia”, si legge in una nota.
“Sia ben chiaro che non è certo esclusiva della nostra città avere a che fare con questa feccia, sottolineiamo il termine, poiché chi esegue tale pratica non può essere apostrofato diversamente”.
“Ciò però non toglie che è dovere di chi amministra la cosa pubblica contrastare con ogni mezzo tale fenomeno il quale non solo è insopportabile dal punto di vista etico ma anche fonte di lauti guadagni per i criminali”, aggiunge il movimento. “In tutta Italia sono in aumento i furti sacrileghi, nel mirino degli sciacalli ci sono gli oggetti in rame, bronzo, ottone, le coperture in piombo, i vasi, portafiori e candelabri anch’essi in metallo ma anche giocattoli e fiori. Tale attività è direttamente correlata ai “predoni del metallo” che fondono il tutto vendendo poi il prodotto grezzo al mercato clandestino intascando laute somme a rischio praticamente nullo”.
“Esiste nello specifico del nostro cimitero, un evidente problema di sicurezza nonostante l’area sia munita di un impianto – evidentemente parziale – di videosorveglianza. Non esiste inoltre alcun operatore addetto al controllo e nella stanza del custode non vi è alcuna postazione video dove si possa tenere sotto osservazione la situazione. Nonostante il nuovo assetto gestionale varato dall’Amministrazione Terra che ha affidato il cimitero alla Progetto Ambiente, finora abbiamo solo visto lievitare di gran lunga i costi di gestione e ridurre le ore di apertura al pubblico. Vedremo nel corso dei prossimi mesi quale capolavoro gestionale è stato fatto. Piuttosto ora si deve fare fronte alle carenze strutturali e del servizio, che sono rimaste inalterate e anzi, con il passare del tempo, si stanno amplificando sempre di più”.
“Se sommiamo poi l’aumento delle tariffe per i servizi cimiteriali avvenuto recentemente, che ha portato ad aumentare i prezzi di oltre il 30%, appare chiaro come l’Amministrazione intenda trattare il “caro estinto” solo come un bancomat per le casse pubbliche. Di conseguenza chiediamo con forza che, visto l’aumento degli introiti dovuto agli aumenti di cui sopra, almeno si proceda velocemente ad investire in un impianto di videosorveglianza efficiente, al fine di contrastare questo vergognoso fenomeno. Visto che a chiedere soldi e ad aggiornare i tariffari – ovviamente sempre in rialzo – gli Amministratori sono sempre veloci ed efficienti, stavolta lo siano anche nell’intervenire. La rabbia di numerosi cittadini sta montando ed è comprensibile visto che costoro oltre ad avere a che fare con il dolore del lutto, devono fare i conti anche con l’oltraggio di sciacalli a cui si lascia colpevolmente campo libero”, conclude quindi la nota di APL.