Sulla chiusura odierna e sui problemi della Scuola elementare di Pian di Frasso interviene il sindaco di Ardea Mario Saverese.
“La scuola oggi è rimasta chiusa non per protesta contro l’amministrazione, ma per uno sciopero indetto per il 7 e 8 gennaio dal Saese, che interessa insegnanti e personale ATA a livello nazionale”, precisa il Primo Cittadino.
“Questa mattina – prosegue Savarese – è stato impedito ai tecnici inviati dal Comune di entrare a scuola proprio in conseguenza dello sciopero. Sono dovuto intervenire personalmente e solo dopo insistenze ci è stato possibile entrare. Sostenuti dai tecnici dei nostri uffici e dalla ditta della manutenzione, abbiamo appurato che tutti gli impianti funzionano perfettamente. Il problema si rileva talvolta per una cattiva gestione dei carichi elettrici: stufette aggiunte dal personale, assolutamente inutili, macchinette del caffè e frigoriferi finiscono per generare dei sovraccarichi all’impianto che fanno saltare le protezioni. E’ sufficiente ripristinare gli interruttori sul quadro elettrico per ristabilire il normale funzionamento”
“L’impianto è stato originariamente progettato per un normale carico dove il riscaldamento invernale fosse fornito da una caldaia a gasolio – spiega il Sindaco – Lo scorso anno la caldaia, troppo vecchia, è stata sostituita con pompe di calore. Non è stato possibile installare una caldaia a gas perché in quel luogo non solo manca l’acqua potabile, ma anche il metano. Non essendoci spazio per montare a norma un serbatoio per GPL, la scelta delle pompe di calore è stata obbligata, ma comunque transitoria perché questa scuola deve essere interamente ricostruita in quanto vetusta e malandata e con costi di messa a norma ingiustificabili. Abbiamo chiesto finanziamenti alla Regione che purtroppo non ci sono stati concessi e così oggi, oltre all’asilo di Sant’Antonio, un’altra scuola si aggiunge all’elenco delle urgenze improcrastinabili. La prossima settimana sarò ricevuto in Regione Lazio dall’assessore Alessandri che spero caldamente si faccia partecipe di questa situazione emergenziale che affligge il nostro Comune. Ardea merita e ha bisogno di nuove scuole, anche di quelle prima promesse e poi dimenticate e sparite dal piano delle opere pubbliche della Città Metropolitana”.