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PESTATO, RAPITO E POI ABBANDONATO SUL CIGLIO DELLA STRADA: VITTIMA UN RUMENO

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PRESI I DUE STRANIERI CHE ALL’ALBA DI IERI HANNO PRIMA MASSACRATO DI BOTTE, POI SEQUESTRATO UN GIOVANE RUMENO COLPEVOLE DI AVER FATTO DEGLI APPREZZAMENTI ALLE LORO DONNE\n\n

Lo hanno prima massacrato di botte, prendendolo a calci e pugni. Poi lo hanno sequestrato, sollevandolo a forza e chiudendolo nel portabagagli della loro auto. L’incredibile scena si è svolta ieri mattina, verso le 5:30 a Torvaianica. Protagonisti 3 stranieri, due rumeni – uno dei quali vittima, l’altro carnefice – ed un moldavo. Il rumeno ed il moldavo, apparentemente senza motivo ed incuranti di eventuali testimoni, hanno compiuto il loro crimine indisturbati. Ma chi ha visto ha immediatamente chiamato i Carabinieri che, prontamente intervenuti, hanno trovato sul posto tracce di sangue. Interrogati i testimoni per avere informazioni utili, i militari del Comando di Pomezia e della Stazione di Torvaianica hanno messo in moto tre Gazzelle per pattugliare il territorio alla ricerca dei due stranieri. Sono bastati pochi minuti per rintracciare i fuggitivi, che sono stati bloccati dopo un breve inseguimento. Perquisendo l’auto, i Carabinieri hanno trovato altro sangue, ma dell’uomo rinchiuso nel vano bagagli non c’era traccia. I Militi dell’Arma hanno quindi iniziato un capillare controllo su tutti gli ospedali della zona e, dopo circa un paio d’ore, la risposta è arrivata dalla Clinica S. Anna di Pomezia, dove era stato ricoverato in gravi condizioni, a causa dei significativi traumi su tutto il corpo, un uomo – portato da un’ambulanza del 118 – che corrispondeva alla descrizione fatta dai testimoni. Nel frattempo i due uomini, S.A., moldavo ventitreenne clandestino e S.D. ventenne rumeno, entrambi senza fissa dimora, sono stati identificati e, a seguito dell’interrogatorio condotto dalle forze dell’ordine, hanno ammesso le loro responsabilità, raccontando che dopo la fuga in auto avevano abbandonato la vittima sul ciglio di una strada alla periferia di Torvaianica. La motivazione del pestaggio pare al momento possa essere riconducibile ad un apprezzamento fatto dalla vittima alle due donne che erano in compagnia dei giovani stranieri, che sono stati arrestati con l’accusa di sequestro di persona e lesioni personali e messi a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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