Soluzione davvero inedita, se davvero andrà a dama, quella pensata da Roma e dal governo per porre un argine all’emergenza buche nella capitale. Sarà infatti il Genio Militare, ovvero l’esercito, ad essere schierato sul campo – è il caso di dirlo – per riparare crateri e voragini che costellano le strade di Roma.
L’accordo, come si legge il Messaggero, è contenuto in un emendamento alla manovra approvato la scorsa notte al Senato. Un’idea della Raggi che ha fatto breccia anche nel governo e che, si spera, contribuirà a risollevare le sorti della viabilità romana.
Roma schiera l’esercito per riparare le buche: 240 milioni per 200 chilometri di strade
Ma come funzionerà il piano salva buche che prevede l’intervento diretto dell’esercito a Roma? Dopo vari tentativi andati a male, con cui il Campidoglio aveva richiesto al governo centrale risorse per fronteggiare l’emergenza voragini sulle strade, è arrivato questo provvedimento, il quale prevede fondi ad hoc per rifare il look alle strade con in più l’impiego dei militari “in tutta Italia ma specialmente su Roma che ne ha molto bisogno”, dichiara chi ha contribuito a mettere nero su bianco l’iniziativa.
Nell’emendamento Silvestri (dal nome del proponente, il deputato grillino romano) messo a punto nel weekend si dispone per l’anno venturo da un lato lo stanziamento al Genio di cinque milioni di euro per comprare le macchine asfaltatrici, dall’altro circa 60 milioni per dare la possibilità al Comune di Roma di acquistare il bitume.
Da quanto si apprende sono previsti interventi per un totale di 200 km a fronte di un esborso pari a 240 milioni di euro a carico della Difesa. Bis anche nel 2020 più un mini fondo (20 milioni) per continuare il lavoro di risanamento delle strade ammalorate.
“È stata una grande operazione politica – racconta Silvestri al Messaggero – Di raccordo, tra Governo, Parlamento e Campidoglio. Abbiamo lavorato insieme per il bene di Roma. E ce l’abbiamo fatta”. E quest’asse tutto grillino sembra aver trovato forse l’intuizione giusta per le buche di Roma: ora non ci resta che attendere la prova dei fatti.