Cgil, Cisl e Uil denunciano la critica situazione del comando dei vigili del fuoco di Roma. Una grave carenza degli automezzi che continua a peggiorare, esponendo lavoratori e cittadini a enormi rischi.
Ci sono solo tre autoscale disponibili per un territorio di oltre 5300 kmq e con oltre 4 milioni e mezzo di cittadini. Per i circa tre milioni di abitanti della città di Roma, solo due sono le autoscale disponibili, che continuamente vengono spostate in ogni quartiere, da Torrevecchia a Pietralata, dall’Eur a Prati, e spesso vengono portate anche fuori città, in altre zone della provincia.
La terza è dislocata a 90 km da Roma, e serve la città di Civitavecchia e l’intera area nord della provincia. Due quadranti
della città, sud est e sud ovest, come l’intera area provinciale su queste direttrici, dai Castelli a Palestrina a Tivoli, fino Subiaco, sono interamente scoperti, così come l’intero litorale, da Ostia a Anzio-Nettuno, è senza autoscale per il soccorso.
“La situazione per Roma è insostenibile – denunciano i responsabili territoriali di FN CISL UIL CGIL – e lo abbiamo ribadito oggi ai nostri vertici. Le criticità ormai strutturali necessitano di interventi urgenti e straordinari. Si corre sul filo del rasoio e i rischi per i cittadini e per la stessa sicurezza dei vigili in
servizio sono elevatissimi, considerando i tempi di arrivo dei mezzi aerei in forte carenza rispetto a quanto previsto dal dispositivo. Un’inerzia dell’amministrazione, a vari livelli, che sembra insensibile ai possibili pericoli cui andiamo incontro, e che non tolleriamo, dopo anni di denunce sulle condizioni in cui versa il corpo, su mezzi, personale e sicurezza”.