Nella mattinata di ieri, in Roma e Velletri, i Carabinieri della Stazione Roma – Villa Bonelli hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere emessa dal GIP Tribunale di Roma su richiesta del Pubblico Ministero nei confronti di due romani ritenuti responsabili di avere commesso, tra il gennaio e il febbraio del 2018, diverse rapine ai danni di esercizi commerciali, tra cui farmacie del quartiere Magliana e Portuense, nonché di un ufficio postale della Garbatella. Il provvedimento cautelare è stato emesso a seguito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, gruppo reati criminalità comune e reati gravi contro il patrimonio.
Le indagini traggono origine dal fermo di indiziato di delitto di uno dei due rapinatori, eseguito dai Carabinieri il 1° febbraio scorso. Nella circostanza furono trovati elementi probanti atti a dimostrare il coinvolgimento dell’indagato nella rapina perpetrata, il precedente 4 gennaio, presso un supermercato della Magliana. Le successive indagini hanno consentito di rinvenire in un’abitazione, concessa in uso all’indagato da un pregiudicato della Magliana, una pistola a salve, il casco ed alcuni indumenti riconducibili ai reati contestati. Dalla visione delle immagini del sistema di video sorveglianza di un altro esercizio commerciale oggetto di furto, si riusciva poi ad attribuire al fermato la responsabilità dell’evento delittuoso.
Il complice veniva successivamente individuato attraverso l’analisi del telefono cellulare appartenente al primo indagato, dal quale veniva estrapolata, e messa sotto controllo, un’utenza la cui posizione veniva riscontrata nella Capitale per la durata di quattro giorni ogni due settimane, coincidenza che diveniva decisiva poiché si trovava in aree compatibili con i luoghi delle rapine e nelle fasce orarie in cui esse venivano perpetrate. Il complice, infatti, sottoposto al regime di arresti domiciliari in Nola e approfittando del beneficio di un permesso di quattro giorni ogni due settimane per recarsi nella casa familiare di Roma, si rendeva responsabile delle rapine.
Gli elementi raccolti nel corso delle indagini durate circa tre mesi hanno consentito di delineare il modus operandi, secondo il quale i malviventi, con volto travisato da caschi e occhiali da sole, minacciando gli impiegati degli esercizi commerciali, nonché dell’ufficio postale della Garbatella si impossessavano del denaro custodito nella casse dandosi poi alla fuga a bordo di scooter risultati rubati.