Si è svolto ieri mattina un Consiglio Straordinario del X Municipio di Roma Capitale, dove all’ordine del giorno era prevista la discussione riguardante i noti problemi delle Case Armellini a Nuova Ostia.
Un seduta durata oltre 4 ore e che ha visto la forte protesta dei cittadini residenti a Nuova Ostia, giunti alla sede del Parlamentino Lidense fin dall’alba per la paura di essere sfrattati dalla propria casa entro il mese di febbraio.
Meraviglia come in quest’importante Consiglio Municipale sia mancata la presenza dell’Assessore Laura Baldassarre (Assessore di Roma Capitale alla Persona, Scuola e Comunità solidale) e l’Assessore Germana Paoletti (Assessore del Municipio X di Roma Capitale alle Politiche Sociali ed Educative): un’assenza fatta notare soprattutto dall’opposizione lidense, che a queste istituzioni voleva chiedere delucidazioni riguardo l’operato politico sul problema.
Tre i documenti messi in votazione per il Consiglio sull’emergenza abitativa di Nuova Ostia, proposti da CasaPound Italia, Fratelli d’Italia e M5S: l’unico a riceve l’approvazione è stato quello esposto dal capogruppo Antonio Di Giovanni, con 14 voti favorevoli, un astenuto e 9 contrari.
Il Partito Democratico in Consiglio si è proposto fin da subito sulla tutela degli inquilini regolari e irregolari di Nuova Ostia, attraverso i propri rappresentanti municipali Athos De Luca e Margherita Welyam. I democratici sulla faccenda hanno sostenuto l’iniziativa dell’acquisto delle Case Armellini da parte del Comune di Roma, che probabilmente comporterebbe dei benefici per gli inquilini degli stessi stabili. I due consiglieri in un comunicato congiunto hanno espresso rammarico per l’esito delle votazioni sull’emergenza abitativa, sostenendo: “Nel corso del consiglio straordinario di Ostia sulle case Armellini, preso atto della trattativa in corso tra Roma Capitale e la societa’ per l’acquisto degli alloggi il che consentira’ al Prefetto di soprassedere allo sgombro previsto dalla sentenza del TAR per il 19 Febbraio,il PD ha chiesto nella propria mozione la garanzia della permanenza negli alloggi di tutte le 1042 famiglie ,salvo laverifica di redditi tali che consentano di pagare un affitto sul mercato I 5 Stelle come al solito non si prendono mai le proprie responsabilita’ e vorrebbero affidare il destino di 380 famiglie con fragilita’ sociale prive di contratto ad eventuali case famiglia ,sgombrandole dagli alloggi Armellini“.
Hanno proseguito De Luca e Welyam: “Il PD come l’Unione inquilini sostiene che coloro che hanno tutti i requisiti per avere diritto ad una casa popolare, anziché’ essere deportati in situazioni improbabili con ulteriori spese per il comune devo restare negli appartamenti dove molti vivono da anni e godono di una rete sociale di solidarietà’ che li protegge e gli consente di vivere anche se in condizioni di bisogno. Il caso Armellini e’ un ulteriore test della incapacità’ dei 5 Stelle di dare risposte anche a situazioni di grave disagio sociale come il diritto dell’abitare ,mentre al governo vogliono dispensare redditi ai giovani anziché’ offrirgli il lavoro“.
Rabbia per l’esito del Consiglio è arrivata anche da CasaPound Italia attraverso Luca Marsella, che durante la seduta si è esposto per tutelare tutti i residenti di Nuova Ostia ed ha analizzato i rapporti ambigui delle passate amministrazioni con i costruttori. Il movimento di CPI ha organizzato sotto la sede di piazza della Stazione Vecchia una protesta che ha coinvolto anche i cittadini tirati in ballo nella questione delle Case Armellini, che ha toccato il suo apice dopo la bocciatura del proprio documento da parte della maggioranza a 5 Stelle.
Luca Marsella ha commentato la sfiducia al proprio documento così attraverso Facebook: “Alla fine i grillini hanno votato contro il mio documento condannando un intero quartiere allo sgombero. Perfino l’ex parroco De Donno, da sempre lontanissimo dalle mie posizioni, aveva annunciato di votare a favore del documento di CasaPound ma non è bastato. Sono uscito dall’aula per sostenere la sacrosanta protesta dei residenti e non so come si siano giustificati, ma poco importa“.
Ha proseguito il consigliere di CasaPound Italia nel X Municipio: “Oltre 1000 famiglie ora rischiano di finire in mezzo alla strada per un contenzioso tra politica e costruttori: le chiacchiere stanno a zero, parlano le carte e gli atti. E gli atti ci dicono che gli stessi che oggi non hanno voluto bloccare gli sfratti ingiusti di 1000 famiglie italiane, hanno però votato contro lo sgombero di un’ex colonia occupata da centinaia di immigrati e spacciatori. Oggi ho promesso di difendere ogni singola famiglia e noi abbiamo una parola sola. A buon intenditor…“.
Dubbiosa anche Forza Italia sullo svolgimento della seduta di ieri mattina, esprimendo perplessità attraverso uno stato Facebook di Mariacristina Masi: “La maggioranza ormai è trincerata su posizioni di marmo, tanto che dopo un copia e incolla sul proprio documento ha bocciato quello presentato congiuntamente dalle opposizioni sulle politiche abitative, nello specifico sulle case “Armellini”. Le risposte fornite da Roma Capitale non sono state soddisfacenti, apprendiamo comunque con un sospiro di sollievo dalle parole dell’Assessore che le famiglie in regola potranno essere tranquille. Per le altre si è parlato di tutele delle fragilità, di cui però non abbiamo capito bene i criteri“.
Ha proseguito la consigliera municipale: “Il Consiglio Straordinario è stato richiesto dalla minoranza per garantire serenità a centinaia di persone che non hanno capito bene cosa accadrà e per lavorare a un atto comune per dare un indirizzo chiaro a Roma Capitale sulla nostra volontà di evitare sgomberi di massa. Purtroppo la soggezione dell’Amministrazione Municipale, che opera solo ed esclusivamente per non dispiacere i colleghi romani, non ha avuto la giusta indipendenza e determinazione per agire a difesa delle famiglie“.
Sulla questione è duro anche il commento del civico Andrea Bozzi: “Desolante vedere una maggioranza che vota contro il documento dell’opposizione, che aveva richiesto il Consiglio Straordinario, per copiarne piuttosto un pezzo e votarsi da sola il suo. Ancor più triste non sentire una sola parola da parte della Presidente Di Pillo, che in cinque ore di Consiglio non ha detto una sola parola, davanti ad una vicenda che preoccupa drammaticamente più di mille suoi concittadini. Servivano inoltre garanzie maggiori da parte del Campidoglio, per evitare sgomberi e tutelare ogni famiglia fragile, invece sono arrivati solo impegni piuttosto vaghi dal Campidoglio e il Municipio si è dimostrato ancora una volta prono alle scelte di Roma, come se fossero dei semplici passacarte o prima di tutto degli yes man del Movimento“.
Al Consiglio Municipale hanno partecipato anche Rosalia Alba Castiglione (Assessore al Patrimonio e le Politiche Abitative di Roma Capitale) e l’On. Valentina Vivarelli (presidente della Commissione Patrimonio e Politiche Abitative di Roma Capitale), che hanno esposto gli iter diplomatici con la proprietà Armellini per arginare il problema. Un tavolo aperto con i costruttori aperto da tantissimo tempo, ma che vive la dolorosa condizione legata alla mancanza di risorse. Al momento sull’emergenza abitativa è stato trovato nel bilancio un tesoretto di 75 milioni d’euro, che potrebbe saldare il prezzo degli immobili in causa stabiliti dall’Agenzia delle Entrate.
La politica della Giunta Comunale è quella d’introdurre il Rent to Buy per la questione, oltre ad allontanare dagli stabili quegli irregolari benestanti che una casa possono permettersela. Si pone anche l’obiettivo d’incrementare il tesoretto di 75 milioni d’euro, investendo e incentivando la vendita di immobili comunali. Rimane solo la spinosa questione legata alla condizione degli stabili Armellini, considerato come Roma Capitale è disponibile ad acquistarli solamente se tali strutture si rivelassero fatti a norma.
Durante il Consiglio Municipale ha preso la parola anche l’Unione Inquilini, attraverso l’intervento del segretario romano Fabrizio Ragucci.
Sulla questione delle Case Armellini è intervenuto in un’intervista anche Anselmo Panaro, partecipante alla Commissione Trasparenza e Garanzia del Roma Capitale sulla tematica.
Sulla delicata faccenda si è esposto anche Fabrizio Santori, dirigente regionale della Lega Salvini Premier: “Da diversi anni mi sto interessando alla questione degli inquilini delle Case Armellini a Nuova Ostia, chiedendo agli Enti locali la massima attenzione nei confronti di quelle persone regolari all’interno degli immobili e garantire tutti coloro che in questi anni si sono visti coinvolti in questa spinosissima vicenda senza esserne responsabili. Queste persone devono essere assolutamente tutelate e come Lega ci faremo promotori di iniziative a tutti i livelli per fare chiarezza sulla vicenda“.